mercoledì 30 maggio 2007

è 'na catena ormai...

Qualche giorno fa sono stata ufficiosamente invitata da questa simpaticona qui a compilare La Lista: 25 canzoni per far capire il rock agli alieni. Ebbene, non sono una codarda: l'impresa è titanica ma ce la posso fare. In questi casi pare che sia buona norma fare precisazioni riguardo ai criteri di scelta. Io non le farò. Beccatevi 'sta lista e ciao!

The Beatles - Lucy in the sky with diamonds
Rolling Stones - Simpathy for the devil
The Velvet Underground - Venus in furs
Bob Dylan - Like a Rolling Stone
Iggy Pop - Lust for Life
Patti Smith - People have the power
Van Morrison - The way young lovers do
Tim Buckley - Song to the siren
Nick Drake - Way to blue
The Clash - Lost in the supermarket
Ramones - Teenage Lobotomy
Sex Pistols - Anarchy in the U.K.
Talking Heads - Psycho Killer
Bruce Springsteen - Born to run
U2 - Where the streets have no name
Rem - Drive
Nirvana - Lithium
Pearl Jam - Smile
Soundgarden - Black Hole Sun
Radiohead - High and dry
Jeff Buckley - Grace
Beck - Loser
Oasis - Wanderwall
The White Stripes - I think I smell a rat
Ma daaaiiii...sono arrivata a 24 senza nemmeno un italiano? Che tristezza...allora
25 Subsonica - Colpo di pistola

E adesso vai coi commenti su chi manca e chi è di troppo!!!
E per il prosieguo della simpatica catena...solo volenterosi volontari.

martedì 29 maggio 2007

29 maggio 1997 - 29 maggio 2007


E così sono passati dieci anni dal "last goodbye"...
E io una decina di anni fa mi comprai questo "Grace" (a quei tempi li compravo i cd!) che era proprio obbligatorio averlo, e mi stesi sul letto ad ascoltare. E in quei giorni non c'era proprio niente che non andasse, anzi era forse il periodo più lieto della mia vita, ma a un certo punto cominciai a piangere (con "Lilac Wine", per la precisione) e piansi fino all'ultima nota,e poi schiacciai Repeat e ricominciai. Credo fosse una specie di sindrome di Stendhal.
Ecco, io quando penso alla Bellezza penso a lui.

lunedì 28 maggio 2007

Torino capitale

E' che io in fondo questa città la amo. Dove altro potrebbe capitarmi di sentire queste parole alla cassa del supermercato: "Signora mi dia subito il sacchetto, nè, che devo prendere il tramvai!"
Tramvai! Non è una parola evocativa?

sabato 26 maggio 2007

Ho un problema...

Il primo passo per guarire è ammetterlo.
Stavo leggendo su D la toccante confessione di una donna affetta dalla temibilissima Sindrome della dipendenza da fiction. Parla del diradarsi dei rapporti sociali, dei momenti passati a scegliere la posizione più comoda davanti al pc, dell'ansia da fine episodio, delle maratone domenicali iniziate prima di pranzo e finite al calar delle tenebre...
Ehi fermi tutti, ho pensato, ma questa sono io! Dovrei prendere provvedimenti? Esiste una cura? Gruppi di sostegno? Un numero verde? E' già stata istituita la Giornata Mondiale contro la Fiction-dipendenza? C'è il fiocchetto? Il braccialetto? Le istituzioni dovrebbero darsi una mossa.
Ora che ho cominciato l'opera di sensibilizzazione, scusate ma ho due episodi di Heroes che mi aspettano...

giovedì 24 maggio 2007

Per le prossime due ore...


...non ci sono per nessuno.

mercoledì 23 maggio 2007

Lavori in corso

Mentre aspetto fra l'eccitato e il paranoico che la casa editrice mi comunichi la data in cui potrò ufficialmente annunciare ad amici, parenti, conoscenti, sconosciuti, colleghi, passanti, vicini, nemici, cassiere del supermercato, che "la creatura è nata! non stavo dicendo bugia, da oggi potete andare in libreria e comprare il mio di me parto della creatività", mentre aspetto controllando telefono e email ia media 60 volte all'ora, dicevo, mi sento stranamente vogliosa di produrre altro. Quindi cari amici vicini e lontani, vi saluto e mi metto a scrivere.
Prima che mi passi...

lunedì 21 maggio 2007

La scoperta dell'acqua calda

Da qualche giorno ho la caldaia agonizzante e l'acqua calda a singhiozzo.
Questa circostanza farà molto ridere le persone che conoscono il mio vissuto caldaico, che vado a riassumere per i non fortunati:
quando arrivai nella città in cui attualmente risiedo, la prima cosa che feci fu una doccia. Fredda. La caldaia si era spenta e non intendeva riaccendersi. Per i successivi tre giorni andai a fare la doccia dai vicini. Fu un modo interessante per socializzare. La sistemazione comunque era molto provvisoria, e presto lasciai i gentili vicini per una mansardina che faceva molto scrittrice bohemien. Ero molto soddisfatta di vivere in un sottotetto nella città dei romantici sottotetti (no, non è Parigi, è la sua versione italico-sfigata). L'unico problema (no, non l'unico, ma di sicuro il più pernicioso) era il boiler che andava acceso due ore prima di usare l'acqua calda. Ciò significava non poter mai dire "faccio una doccia al volo e arrivo".
Dopo due anni, colta da repentina nostalgia delle meraviglie della coabitazione pseudo-universitaria, presi un appartamento con due amici. Il boiler non andava acceso due ore prima, però forniva acqua calda solo per una doccia, dopodichè bisognava (si) attendere due ore. Anche qui, dunque, se tornavo a casa dopo una dura giornata di lavoro e il coinquilino si era appena fatto la doccia, niente "faccio una doccia al volo e arrivo".
L'anno scorso, dopo un'"incomprensione" con la coinquilina, decisi che non avevo più l'età per la vita pseudo-universitaria, e mi riconvertii alle gioie del monolocale. Qui, niente boiler.
Ma, dopo un anno di docce al volo, il karma forse si stava annoiando ed è tornato a deridermi.

E questo è il motivo per cui sono particolarmente sensibile al problema dell'acqua.
Chiudete i rubinetti quando vi lavate i denti. L'acqua è il bene più prezioso!

domenica 20 maggio 2007

C'è post@ per te

Sonnecchiare di domenica davanti a un film visto e rivisto e nemmeno tanto bello mi fa sempre sorgere profondissime riflessioni.
Per esempio, anche se ideologicamente farei il tifo per Meg Ryan e la sua idilliaca libreria per bambini, insomma, a chi non piacciono le Piccole Amichevoli Librerie, io adorerei avere una Piccola Amichevole Libreria, e non escludo un giorno di aprirla, ecco, anche se.
Io da asociale sociopatica quale sono mi sento a mio agio, mi sento a casa nei luoghi grandi e spersonalizzanti, dove nessuno ti calcola. Datemi la Fnac! Datemi Zara! L'Ikea! Come si può non amare l'Ikea?
E poi diciamolo, se una Giovane Scrittrice deve scrivere la recensione di un libro che non le è stato donato dall'ufficio stampa della casa editrice e non intende comprare, dove può andare a passare due ore e tre quarti a leggerlo e prendere appunti senza sentirsi una parassita priva di qualsivoglia dignità? In una Piccola Amichevole Libreria o in un Grande Spersonalizzante Store dotato di comode e anonime poltrone?

venerdì 18 maggio 2007

Maschilismo musicale

Un altro personaggio in cui la Giovane Scrittrice si imbatte sovente è l'Appassionato di Musica. Anch'egli ha fra i venticinque e i quarant'anni (a volte di più), come l'Aspirante Scrittore. La differenza è che l'Appassionato di musica non scrive racconti o romanzi, ma recensioni di album. Di solito collabora con gloriose fanzine autoprodotte nate intorno al 1980 che trattano temi di scottante attualità come "Quale futuro per l'assolo di batteria dopo i Led Zeppelin?" ed è convinto che il gusto per la musica abbia sede nelle gonadi.

Ecco la scena dialogica

"Piacere, LB"
"Cosa fai nella vita, LB?"
"Scrivo"
"Ma dai! Anch'io! Cosa scrivi?"
"Fra le altre cose, collaboro con una rivista di musica"
"Ma dai! Ti piace la musica? Chi l'avrebbe detto! Allora devi assolutamente ascoltare i ouydbcjhb!"
"Si, li conosco"
"Davveeerooo? allora ti presterò il cd degli kihdvciwyteb!"
"Ce l'ho già, grazie"
"Ma davveeeeroooo? Ma allora ti piace la musica!"
"Beh, come ti dicevo, scrivo per una rivista di musica!"
"Mh...giusto...ma dovresti proprio scaricarti qualcosa degli lwihvbouyrb!"
"Al momento sono il mio gruppo preferito"
"In questo caso ti consiglio l'ultimo dei CYuhbnòpodug"
"L'ho giusto recensito sull'ultimo numero"
"..."
"Ti vedo sofferente"
"LB..."
"Si?"
(sudando) "Ti piacciono gli U2?"
"Si, molto"
(trionfante) "Ma dai, ti prego! Erano bravi solo negli anni 80! No, guarda, ti consiglio invece di procurarti qualcosa degli Oyhgviuugv!"
"Veramente li con...(ci ripensa, impietosita) Grazie, ascolterò sicuramente il tuo prezioso consiglio!"

mercoledì 16 maggio 2007

Oscar e altre perversioni

Confesso.
Subisco in modo patetico il fascino dell'intellettuale stazzonato.
Sono stata a vedere "Le vite degli altri" (finalmente, direte! E lo so, ma che volete, la vita dei Giovani Scrittori è gremita di impegni e imprevisti!).
Ebbene, ho passato le due ore tentando di liberarmi della fantasia di me giacente in una Trabant col protagonista.

E sia detto per inciso, qualcuno dovrebbe far presente agli italici pseudo-critici che ancora piangono per il mancato riconoscimento all'opera di Emanuele "vorrei-ma-non-posso-essere-una-summa-di-fellini-e-rossellini" Crialese, che nell'accingersi alla realizzazione di un film non sarebbe male avvalersi di un paio di optional che evidentemente all'Emanuele "sulle-sceneggiature-ci-scatarro-su" Crialese paiono superflue: una storia e dei personaggi.

lunedì 14 maggio 2007

come si divertono gli scrittori

Sto uscendo. Vado qui. (si, ho anche qualche amico scrittore, l'avreste detto?)

domenica 13 maggio 2007

Carcasismi

Oggi mi dedicherò all'hobby preferito dai Giovani Scrittori (chi dice di non praticarlo mente come chi di afferma non aver mai visto una puntata del Grande Fratello): parlare male di un Giovane Collega più giovane e di maggior successo.
Parlerò di Giulia Carcasi.
Io non ho letto niente di Giulia Carcasi. Per quanto ne so potrebbe essere la nuova Virginia Woolf. Ma una nuova Virginia Woolf, giovane, giovanissima, come fa a farsi pubblicare dalla Gloriosa Casa Editrice se nella pagina Contatti della Gloriosa Casa Editrice si legge che Non vengono letti manoscritti? (Il che è già di per sé deplorevole e vanifica ogni sforzo di preservare l'aura di credibilità e militanza già seriamente compromessa a seguito del crimine perpetrato ai danni della cultura italiana).
La domanda è: chi ha letto il manoscritto della Giovane Carcasi? Da dove viene la Giovane Carcasi?

sabato 12 maggio 2007

conflitto d'interessi

E così la Giovane Scrittrice, che ha aperto questo blog con il nobile intento di arginare la pandemica diffusione delle velleità letterarie nel Paese, si è ritrovata alla Grande Fiera col compito di fuorviare giovani menti inculcando loro la malsana idea che inventare storie è bello e non ti trasforma in un cliché privo di senso pratico, senso dell'orientamento, senso del risparmio e senso della realtà.
Ora la Giovane Scrittrice potrebbe avere sulla coscienza un futuro Entusiasta Allievo della Grande Fucina Letteraria.

mercoledì 9 maggio 2007

rimorchi

Prologo
Amica della Giovane Scrittrice: "Ma perché gli uomini mi vedono solo come un oggetto sessuale?!"

Giovane Scrittrice: "Ma perché gli uomini mi vedono solo come un editor?!"

Tesi
Il maschio italiano mediamente scolarizzato fra i 26 e i 40 è caratterizzato da due peculiarità:
1) Ha appena subito una devastante delusione amorosa che ha compromesso per sempre la possibilità di intrattenere relazioni equilibrate con il sesso opposto (il concetto di "appena subito" è proporzionale alla capacità di elaborazione del lutto e gestione del dolore del genere maschile, vale a dire che spesso il soggetto è stato lasciato dalla fidanzata 6/7 anni or sono)
2) Ha scritto un libro.

Esposizione della tesi mediante scena dialogica
Maschio: "Mi piacerebbe interloquire biblicamente con te, giovane donna. All'uopo, prima cercherò di mostrarmi interessante ai tuoi occhi. Dimmi, giovane donna, di cosa ti occupi?"
Giovane Scrittrice: "Scrivo"
Maschio: "Oh, davvero? Che combinazione, anch'io!"
Giovane Scrittrice: "Ma non mi dire. Giornalista? Sceneggiatore? Pubblicitario?"
Maschio: "A dire il vero faccio il consulente finanziario. Ma dopo che la mia ragazza mi ha sbrindellato il cuore ho scritto questo. Lo leggeresti? Dammi una tua opinione sincera, sii spietata, voglio tutta la verità, puoi essere cattiva, oh, vorrei tanto l'opinione di un'esperta!"
Giovane Scrittrice: "Ma non intendevi copulare?"
Maschio: "Lo leggerai? Grazie, sei un'amica, finalmente ho qualcuno con cui parlare di letteratura, nessuno mi capisce quando dico che...sto leggendo Faulkner!"

Epilogo
Di solito dopo una festa la Giovane Scrittrice si corica sola, ma in compenso ha sempre a farle compagnia una raccolta di racconti stile primo Ammanniti o 600 pagine di romanzo stream of consciousness protagonista uno studente che scopre il suo vero essere grazie alla scrittura.

martedì 8 maggio 2007

Pensieri d'artista 2

Se rinasco voglio essere Fabio Volo

Pensieri d'artista

Ma i gatti ereditano la mancanza di senso dell'orientamento delle padrone?

domenica 6 maggio 2007

Aggiornamenti

Si, ho guardato Grey's Anatomy. Ho guardato un paio di episodi di Una mamma per amica, tutti i contenuti extra del cofanetto Season 1 di Lost, ho perso il filo di Prison Break e un episodio piratato di Desperate Housewives mi ha impallato il pc, ho leggiucchiato un po' qui un po' là e manifestato doveroso cordoglio per la sconfitta di Segoléne, e ciononostante ho prodotto il prodotto quasi per intero. Complimenti a me stessa da me stessa.

venerdì 4 maggio 2007

senso di colpa

Perché quello che veramente la giovane scrittrice vorrebbe fare per riprendersi dalla settimana del lavoro "normale" che svolge quando non si dà arie da giovane scrittrice, sarebbe passare il week end mangiando patatine davanti a Grey's Anatomy, invece di spremersi il cervello per non ridursi all'ultimo secondo nella preparazione di uno di quei lavori incomprensibili e sottopagati che vengono commissionati ai giovani scrittori e che di solito i giovani scrittori non rifiutano perché non si sa mai a cosa possono portare anche se in realtà sanno benissimo che non porteranno a niente, e che nella fattispecie è irritantemente simile al lavoro "normale" che la giovane scrittrice in questione svolge per poter mangiare, e che odia dal profondo della sua sensibile e tormentata anima d'artista, e il senso di colpa nasce dal fatto che sa benissimo che alla fine passerà il week end a mangiare patatine guardando Grey's Anatomy e pensando che dovrebbe proprio alzarsi dal divano per non ridursi all'ultimo secondo nella preparazione di uno di quei lavori incomprensibili e sottopagati che.

martedì 1 maggio 2007

1 maggio

Ci sono posti nel mondo in cui scrivere è considerato un lavoro.
Ci sono posti nel mondo in cui fare il giornalista è un considerato un lavoro sfigato per scrittori falliti.

In Italia, dire voglio fare il giornalista è un po' come dire voglio fare la rockstar.

E il concerto del primo maggio anche quest'anno è stato aperto dai Nomadi...(no, non c'entra niente con quello che ho scritto sopra, ma come ignorarlo?)