giovedì 27 novembre 2008

C'è grossa crisi. Sì, ma...

Doverosa premessa: io di economia non ci capisco niente. Zero. Ma proprio a livelli imbarazzanti, del tipo "ma se non ci sono soldi, perché non se ne stampano di più?". Ecco.
Detto ciò, ho come l'impressione che la gente con questa faccenda della crisi stia diventando rimbambita più di quanto non fosse già. No perché io quando sento interviste come questa:
Intervistatore: "Lei quanto prende di pensione?"
Signora al supermercato: "1500"
Intervistatore: "Buono, no?"
Signora: "Sì sì"
Intervistatore: "E lei?"
Marito della signora: "1200"
Intervistatore: "2700 euro, state bene quindi"
Signora: "Eh, sì, però, guardiamo i prezzi, controlliamo tutti i prezzi, stiamo attenti..."
No, cioè, veramente, altro che Orwell... la televisione ti dice che non hai soldi e tu credi di non avere soldi, ma vecchio bacucco deficiente, ma te li devi mettere nel sarcofago? Io me li vedo, 'sti due e chissà quanti come loro, che mangiano i mandarini a 50 centesimi al kg perché si sono convinti che quei soldi che hanno sotto il materasso siano un'illusione ottica.

Aggiornamento: mentre scrivo ciò, Santoro esprime suppergiù lo stesso concetto. Meno male, non sono l'unica a non capirci niente.

domenica 23 novembre 2008

Musicologia

Era da un po' che non leggevo D di Repubblica. Ieri l'ho comprato, e ho scoperto che c'è un nuovo addetto alle recensioni musicali, tale Giacomo Spazio Mojetta. Questo Giacomo Spazio Mojetta scrive ciò:

Recensione uno
"Questo disco dei La Quiete mi fa sentire bene ogni volta che lo ascolto. Sarà per via dei testi espressionisti, urlati come se la vita finisse qui e ora. Oppure semplicemente perché lo ascolto a tutto volume facendo vibrare anche i mobili. Non so perché, ma questo è un disco che sa farsi amare."

Recensione due
"Mio padre e suo fratello ascoltavano dischi di questo genere. Ricordo la noia che lentamente saliva fino a darmi la nausea. Con gli anni la noia è scomparsa, ma la nausea all'ascolto di questo disco, purtroppo, è tornata. Mi domando: sono forse allergico all'art-rock?"

Non che ce ne sia particolare bisogno, mi pare che anche all'occhio del profano salti lo squallidume, ma visto che ci sono, analizzerei con voi nel dettaglio cotali perle di professionalità:

"Questo disco dei La Quiete mi fa sentire bene ogni volta che lo ascolto" Tutti contenti per te, guarda. "Sarà per via dei testi espressionisti, urlati come se la vita finisse qui e ora." Unica frase con una vaga parvenza di linguaggio da critico musicale. "Oppure semplicemente perché lo ascolto a tutto volume facendo vibrare anche i mobili." E' noto come la qualità di un disco dipenda dal volume a cui lo si ascolta. Oggi ho messo su Gigi D'alessio a tutto volume facendo vibrare anche i mobili e d'improvviso m'è parso di trovarmi al cospetto del nuovo John Lennon. "Non so perché, ma questo è un disco che sa farsi amare." Sì, m'hai convinto, lo compro. Chiosa puntuale, chiarificatrice, autorevole, non so perché.

E passiamo alla numero due:
"Mio padre e suo fratello ascoltavano dischi di questo genere." E la tu sorella? Ma soprattutto, tuo padre, chi è? Il caporedattore di Repubblica o giù di lì, suppongo, non so perché. Comunque. Di questo genere, dici. Quale genere? Me lo spieghi più avanti, a me lettore profano che non so chi sia questa Beatrice Antolini di cui parli? No. Mi informi però che "Ricordo la noia che lentamente saliva fino a darmi la nausea. Con gli anni la noia è scomparsa, ma la nausea all'ascolto di questo disco, purtroppo, è tornata." Bene, so tutto adesso dei movimenti peristaltici che ti turbano quando ascolti queata Beatrice Antolini, ma non ho ancora capito se 'sto disco me lo devo scaric... comprare o no. E' bello? E' brutto? "Mi domando: sono forse allergico all'art-rock?". Ce lo domandiamo tutti, guarda, non ci dormiamo la notte.

martedì 11 novembre 2008

Materie ostiche

Il mio professore di biologia del liceo, a me stava simpatico pace all'anima sua, ero forse l'unica a considerarlo un omino pacioccone, aveva lo sguardo malinconico e i baffoni sulla faccia cicciotta, e a me veniva voglia di dargli i pizzicotti e consolarlo di non so cosa, forse di non essere diventato uno scienziato da premio nobel come si immaginava da giovane o che ne so, a me dava quell'impressione lì di un omino che aveva grandi progetti e si era ritrovato invece a insegnare biologia a un gregge di babbione completamente indifferenti a tavole periodiche e sintesi delle proteine.
Ora voi penserete che in nome di ciò io stia per dichiarare amore per le scienze e sommo interesse per provette e microscopi.
Sbagliato.
Non me ne poteva fregare di meno. Mai studiato scienze in vita mia, se non una lettura quelle due volte a quadrimestre per l'interrogazione, quando un 6 e mezzo mi rendeva piuttosto felice.
E quindi, in questi giorni in cui a tempo perso mi diletto a risolvere i quiz per un concorso, mi sto rendendo veramente conto di quanto io sia - nonostante C.S.I. e Dr House - non ignorante in materia. Di più. Se non azzecco come minimo tutte le domande di storia, italiano, matematica, logica e inglese non passerò mai. E no, a imparare tutte le domande a memoria non ce la posso fare. In meno di una settimana non riuscirei a memorizzare nemmeno questa (anzi, questa non riuscirei a memorizzarla in un anno, e sfido chiunque): "in quale segmento del nefrone si svolge il maggior assorbimento di acqua?" risposta: "nel tubulo contorto prossimale".
Tubulo contorto prossimale.
Dai, fatemi l'in bocca al lupo, ché sarà probabilmente - non si capisce mica tanto bene, nel bando - un lavoro noioso monotono statale (con cui le scienze non c'entrano una mazza, peraltro) ma sempre meglio di un lavoro noioso monotono statale con le mutande cagate!

venerdì 7 novembre 2008

I can't

h 14:30
Un tenero, tondo, adorabile bimbetto fa un cacatone nelle mutande che manda effluvi di fogna di calcutta fino alla strada. Per la seconda volta in due giorni e la terza in una settimana. (è un lavoro divertente, sì, avete tutti ragione. Mi sganascio dalle risate)

h 16:30
Mentre mi metto il cappotto Collega A commenta il fatto che sabato 29 (SABATO) dovremo fermarci a scuola per una riunione.
SABATO
29
29 NOVEMBRE
SABATO
Per SABATO 29 NOVEMBRE sono stata invitata da Amicissima A al concerto dei Subsonica (SUBSONICA) nella sua ridente città.
Ora, se non rimandano la riunione (RIUNIONE. DI SABATO. SABATO 29. NO, DICO) io monto la ghigliottina. Siete tutti testimoni.

h 17:00
Mi fermo al supermercato. Alla cassa apro il portafogli e constato che mi mancano 50 (cinquanta) euro. Penso: ok, sono rincoglionita, mi saranno caduti ieri. Però... boh... mi pare un po' strano.
h 17:15
Ho un flash: risento Collega A che scendendo dall'autobus dice: "devo andare in farmacia", e aprendo il portafogli aggiunge: "Credevo di avere più soldi... boh, li avrà presi mio marito".
Curiosa coincidenza, nevvero?

Comunque, ladro nella scuola o no, è stato un pomeriggio di merda, ne convenite?
vado a farmi una doccia, pregate che non scivoli.

mercoledì 5 novembre 2008

YES!



Io ve l'avevo detto che sarebbero successe cose belle, gente di poca fede!