domenica 28 settembre 2008

Un tranquillo Week End

Uscire da scuola e prendere un treno. Roma. Cena di lavoro (?!?) con l'Anonima Alcolisti featuring Will&Grace. Mangiare un antipasto a base di cavolfiore (cavolfiore!) di gusto (di gusto!) (complimenti allo chef del secolo). Ascoltando canzoni anni 80 pensare che lavorare con questa gente sarà come non lavorare affatto (pregare che vada tutto come deve andare). Dormire 3 ore. Treno. Torino (Torino!). Buone notizie nei Cieli d'Irlanda (Minkia, finalmente!). Il palaolimpico. I Rem. I Rem a 5 metri di distanza e come una demente non aver portato la macchina fotografica (idem l'amico di concerto, eccheccazzo!). I Rem che roccheggiano come pazzi. Sentire un po' la mancanza di Drive, Everybody Hurts, del momento mistico Country Feedback che al concerto di cinque anni fa ti aveva inebetito. Pensare che no, meglio così, quel momento resterà nella memoria tutta la vita, e da stasera ci si aggiungerà il sudore di Ignoreland. Michael Stipe. Michael Stipe! Michael Stipe è BELLISSIMO. Eccovi qua, vi sento: "Eeeh, vabbè, e se non si chiamava Micheal Stipe dicevi che era bello, uno così?" No. Ma il problema non si pone perché lui si chiama Michael Stipe. Lui E' Michael Stipe, ed è bellissimo in quanto Michael Stipe. E' Arte, Fascino, Carisma, Genio, Rock, Eleganza, Energia. E io tutto ciò lo chiamo Bellezza.

martedì 23 settembre 2008

din DON dan fa il campanile

Oh ecco finalmente, è uscito dall'ultimo scatolone il libro che cercavo perché dovevo postare una citazione:

"Bisogna tagliarlo grosso. Questo lo diceva del pane, la pagnotta rotonda dalla crosta spessa che lui chiamava pane di Campobasso, dal nome del negozio, che a sua volta prendeva nome da una città di montagna sulla spina dorsale d'Italia"

Ora voi direte donde verrà mai codesta frase, da quale misconosciuto libello? Chi sarà mai costui, un oscuro scrittorucolo di Little Italy?

Prima di rivelarvi il nome devo rivelarvi una cosa: il pane di Campobasso è una delle meraviglie sconosciute di questa povera terra ignorata dalla massa incolta. (Prima o poi mi devo far assumere dall'ufficio del turismo)

Torniamo a noi. Quando mi sono imbattuta nella suddetta frase ho fatto un salto sul divano, oibò, veder citare il nome della mia piccola e bistrattata cittaducola da tarataratarà (rullo di tamburi) pereppeppè (squilli di tromba) Don DeLillo (scusate se è poco) in Underworld (mica nel tema delle elementari) a me m'è piaciuto!

venerdì 19 settembre 2008

La bella stagione

L'autunno è la mia stagione preferita.
Nei 3 anni scorsi, l'orrore di dover tornare dai piccoli mostruosi fighetti, in una città che non mi voleva bene (per quanto gliene volessi io), con prospettive di cambiamento che diventavano ogni volta di più remote speranze, aveva alquanto intiepidito i miei entusiasmi per i primi freddi e le prime tazze di tè delle cinque e l'energia e i buoni propositi e la voglia di progettare.
Quest'anno è diverso.
I piccoli mostri ci sono ancora ma, attenzione, ho scoperto che da qualche parte esistono bambini che sanno giocare e non solo tirarsi dietro i lego, che quando dici silenzio fanno silenzio, che si risolvono le liti fra di loro senza venire a frignare al primo accenno di diverbio... Insomma. Esistono bambini a cui evidentemente i genitori ogni tanto dicono qualche no. E' la mia scoperta dell'anno.
Ciò non vuol dire che improvvisamente mi sia ritrovata a pensare apperò, quasi quasi lo faccio per tutta la vita.
No.
Quest'anno è diverso perché in questi giorni scrivo sapendo (sperando, và) che servirà a qualcosa, anche se intanto la mia carriera di Carrie Bradshaw de noantri è probabilmente giunta al capolinea - e mi dispiace per me stessa ma soprattutto per un'altra persona che se la sta passando peggio di me a causa di ciò - e c'è gente conosciuta e sconosciuta che apprezza quello che scrivo e questa è cosa bella.
Intanto piove.
Il tempo ideale per rimettersi a pensare.
Vado.
Buon autunno a tutti.

domenica 14 settembre 2008

Cupio dissolvi


Se devo essere sincera, durante la lettura di Infinite Jest ho spesso perso il filo. Ho adorato alcuni racconti, altri li ho trovati detestabilmente prolissi. Insomma, non era (è) il mio scrittore preferito. Ma c'era una cosa che me lo rendeva adorabile: il suo amore per la matematica.
Io a scuola avevo 9 in italiano e 8 in matematica, e non perché fossi secchiona, anzi (avevo 5 in latino, per dire, e qui mi urge ringraziare colui senza il quale il titolo di questo post non sarebbe stato tanto calzante). No, era perché la matematica, udite udite, mi piaceva. E non ho mai capito l'aut-aut "o le lettere o i numeri". Io credo che la matematica sia, come l'arte e la filosofia, un tentativo di dare forma definita al caos. E quindi uno scrittore appassionato di matematica tanto da scrivere un libro sull'infinito non poteva che ispirarmi simpatia.
E quando Amica A mi ha dato la notizia, dietro la risata isterica che ci ha colto c'erano veri sconcerto e sconforto.
Non sapevo cosa dire e non lo so bene nemmeno adesso. Mi viene solo da fare una domanda, di una banalità che a lui, che era l'antiovvietà, non rende giustizia: perché?

...e visse la sua vita non più in affitto, cosa fra le cose, l'anima della sua persona un tanto di vapore lassù in alto, che cade come pioggia e poi risale, il saliscendi del sole uno yo-yo
David Foster Wallace - Oblio

mercoledì 10 settembre 2008

Jobcrossing

Il mio provvedimento preferito dell'avveniristica riforma gelmini è l'utilizzo degli insegnanti precari come operatori turistici.

Mi sorgono curiosità:
-cos'aveva bevuto la ministra prima di partorire un'idea di cotanta genialità? Voglio assaggiarlo assolutamente.
-perché proprio operatori turistici e non, che ne so, operatori ecologici, impiegati del catasto, corteggiatori di Uomini e donne?
-soprattutto: io preferirei fare l'operatrice turistica (qualunque cosa faccia un'operatrice turistica) che la maestra. A questo punto baratto il mio posto a tempo indeterminato con un precariato di lungo corso. Astenersi perditempo.

lunedì 8 settembre 2008

I feel fine

Conoscendo i miei trascorsi, visti gli incontri fortuiti e le prospettive apertemisi nel corso del fine settimana, il minimo che possa aspettarmi è la fine del mondo.

(Ma dovendo essere risucchiati, proprio dalla Svizzera? Giamaica, Bali, che so...)

(E avevo anche preso il biglietto per i Rem!)

mercoledì 3 settembre 2008

Non è un paese per democratici

Dirigente Scolastica: "E la festa di inizio anno culminerà in una messa. Perché io rispetto tutti ma credo che esista un Dio sopra di noi, che è uno anche se viene chiamato con nomi diversi. E quindi, siccome io sono cattolica, faremo una messa. Naturalmente, chi non vorrà partecipare sarà libero di non venire"
LB: "Ah bè, allora. Grazie!"
DS: "E pretenderò il crocifisso in tutte le aule! Perché oggi i bambini e i ragazzi arrivano a scuola senza valori, e il nostro compito è quello di educarli, e io non pongo diktat, ma il crocifisso è un diktat! Noi accogliamo bambini di tutte le religioni e li rispettiamo, ma noi siamo cattolici, la religione di stato è la religione cattolica. Se a qualcuno non piace il crocifisso è libero di non guardarlo!"

LB controlla il suo contratto. Le pareva come di ricordare che fosse stata assunta dallo stato italiano, non da quello vaticano.

Ah già.

L'ho già detto che mi piacciono i paesi scandinavi?

Al limite la Spagna.

martedì 2 settembre 2008

L'ora del quiz

Indovinate chi ha regalato a Leonardo questa sobria T-shirt