Ho seguito e continuo a seguire con vivo interesse antropologico le discussioni sull'album del Vascobrondi, e soprattutto mi intriga molto vederlo presente in tutte le classifiche dei peggiori dischi del 2010, messocelo da tutti coloro che avevano messo il primo in cima alle loro classifiche dei migliori dischi del 2008, e la motivazione per cui il Vasco nel giro di due anni è precipitato dalle stelle alle stalle, dallo status di culto, poeta generazionale, genio del millennio, a quello di cialtrone, coglione, imbrattasmemo, è: "il secondo disco è uguale al primo".
...
MADDAI!?
Ma veramente?
Rimango basita (F4) da cotanta epifanica consapevolezza musicale.
No, ma geni siete voi, davvero. Vi aspettavate un trionfo di zampogne, ukulele e testi su montagne verdi e gioie del matrimonio, eh? Eh, lo so, son delusioni.
Non vi dirò se a me Le luci piace oppure no, se questo disco mi piace oppure no, se è meglio o peggio del primo, ma vi dirò una cosa che non mi piace (sempre antropologicamente parlando): non mi piacciono quelli che augurano ai loro artisti preferiti di non avere successo.
Molto italiano (cit).
domenica 12 dicembre 2010
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4 commenti:
Concordo, molto italiana come cosa...
Come ebbe a dire il saggio, cioè io, in Italia la bravura è quasi mai riconosciuta, mai valorizzata, sempre invidiata.
io invece me ne strasbatto del/dei messaggi che "la critica" decide che debbano passare.
e l'album de lldce mi piace, proprio come il primo. proprio come speravo.
Iggy, l'hai letto questo? La cosa migliore scritta in proposit, secondo me: http://bastonate.wordpress.com/2010/10/19/fotta-per-ora-la-chiameremo-majorana-il-nuovo-video-di-vasco-brondi/
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