era grigio. Però, sotto...
e alla fine m'è venuto come un groppo in gola. Perché aveva ragione Amica A oggi, quando al telefono mi ha detto che sarebbe stato un momento poetico: io, Piazza Vittorio, la pioggia, i Subsonica. La chiusura di un cerchio. Un altro.
La prima volta (e poi altre due) i Subsonica li ho visti a Pescara, la città dove ho passato cinque bellissimi anni della mia vita, insieme alle bellissime amiche di quegli anni (e anche di questi, a distanza). Poi li ho visti a Campobasso, nell'annus horribilis della confusione post-laurea. Poi a Torino con Amica A, pazza fan-atica Samuel-dipendente come me. Amica A a un certo punto ha lasciato Torino, e ha lasciato me in una valle di lacrime, che passare davanti al Caffè Elena e vedere Casacci in posa tipo monumento ai caduti non è la stessa cosa senza di lei. E infine stasera, che sono 5 anni che vivo in quest'ottusa, meravigliosa città, e probabilmente sto per partire, di nuovo. Forse che la mia vita deve andare avanti così, a cicli di 5 anni, pausa, 5 anni, pausa e poi?
E' vero, il bello del futuro è non conoscerlo, però scusate, adesso mi crogiolo un altro po' nei ricordi, che stasera questo ignoto mi fa paura.
Domani mi passa. Forse.
Lasciati guardare un po' più a fondo - finché si può
Senti come tremo perché sento
che tutto finisce qui
Lasciati guardare un po' più a fondo - finché si può
Un ultimo saluto al nostro tempo
e tutto finisce qui
domenica 25 maggio 2008
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16 commenti:
"Forse sta a pochi metri da me
Quello che cerco e vorrei trovare
La forza di fermarmi
Perchè sto già scappando mentre non riesco
A stringere più a fondo e ora che sto correndo
Vorrei che fossi con me
Che fossi qui
Sento a pochi metri da me
Quello che c'era e vorrei trovare
La forza di voltarmi
Perchè se stai svanendo io non ci riesco
A stringere più a fondo ora che sotto il mondo
Vorrei che tu fossi qui
Che fossi qui..."
a.
"Forse non lo sai che quei giorni non tornano più
Tornerà a cercarti ancora lì
Mentre insegui sogni che oggi non bastano più
Nei nostri luoghi e nei ricordi"
Continuiamo così. Facciamoci del male! :D ... :***
Il giorno che diventerai stanziale i Subsonica si sciogleranno :)
Quanto mi è spiaciuto non vederli, sabato. Anche per me rappresentano molto il passato, un bel passato.
Sospiro.
...ma questi Subsoinica..quasi quasi..me li vedrò anche io se fanno questo effetto! ;)
Mica vorrai far passare 5 anni prima di scrivere ancora...
Ma dove andrai?
senza parole e il tempo di decider
senza parole mi muovo incontro ai giorni
senza parole ricorderò di te...
senza parole il silenzio di un addio...
Senza parole ritorno alla mia strada
senza parole ma spazio per decidere
senza parole rimpiangerò quei giorni...
vivo inquadro istantanee orbitando sul mio giorno
guardando contro sole la vita che si muove.
Arthy
@Baol: proprio così!
@Viridian: mi sa che i Subs sono una delle tante malattie mentali comuni fra noi trentenni cazzare!
@Margy: anche no.
@Nonno: ho detto che parto, mica che lascio a casa carta e penna! ;) Sulla meta...mi sa che c'è un post in arrivo, stay tuned!
@Arthy: Ti adoro!
"Nebbie di qui
ci avvolgono
come titoli di coda
su film a lieto fine"
Parte ufficialmente la tornata delle citazioni ottimiste. W le partenze e i cambiamenti, che
"Nell'amara litania delle solite cose
ci si può morire sai
Nel conforto eutanasia delle solite cose
ci si può finire..."
Non amo granché la musica posteriore al 1987, se si eccettua qualcosa del fenomeno britpop. Proprio qualcosa.
L'unica cosa che mi vien da dire è che, se vai via, vai via dalla città italiana che trovo più bella. Più affascinante. Più decadente. Più aristocratica. Più popolana. Più signorile. E dove ho mangiato meglio.
Oddìo, dove ho lasciato un pezzo di cuore, in effetti, oltre che di stomaco, lingua e palato.
Sejo, non puoi farmi questo!!! Adesso che avevo dato il via all'era dell'ottimismo, mi fai ripiombare nello spleen!
E' che io questa città la amo, solo che è un amore non ricambiato!
Letizia, che c'entra l'era dell'ottimismo? Quella mica è in discussione.
Sei iperattiva, sai scrivere, sei ancora giovane e certamente riuscirai a costruire la tua vita per come vuoi che essa sia. Sii ottimista. Ne hai tutte le ragioni.
È che son proprio tanto legato a quella città. nel blog d'un amico scrissi: «La città italiana che ho amato ed amo di più. Quell'aria da vecchia puttana che ne ha viste tante, da signora decaduta che vende l'argenteria di famiglia, di ragazzina che - non esistendo più le fabbriche d'un tempo - s'inventa un lavoro nuovo.
E quel fiume magnifico, i ponti, i portici, i caffè, le colline, lo zabajone, la «finanziera», il bistrot in piazza Crimea, le meraviglie nascoste come i sorrisi dei torinesi.
Mi tira fuori solo amore, quel posto lì».
Una città così non ti ama. Non sa farlo. Ti possiede.
Lo so loso Sejo, solo che ultimamente mi basta poco per farmi venire la saudade! IO NON ME NE VOGLIO ANDARE!!!
SONO POSSEDUTA! ;)
Mi ha incuriositò la descrizione della ciclicità della tua vita, perchè è una cosa che ho sempre riscontrato nella mia vita, ma a botte di tre anni.
E' sempre così, dopo tre anni, piazza pulita e tutto daccapo.
Sto per inaugurare il terzo anno del ciclo attuale, mentre intorno a me tutto cambia.
mi fa paura e mi affascina, tutto questo...
Comunque incrocio le dita per te, e spero che il nuovo ciclo sarà pieno delle soddisfazioni che meriti!!!
Ps: guai a te se smetti di scrivere...vuoi mettere la soddisfazione di aver capito che da qualche parte, immersa in un mondo di nani, c'è un essere pensante?????
@Ritazzura: mah, forse va così per tutti, poi c'è chi non ci fa nemmeno caso e chi ci si fa sopra un sacco di pippe mentali :p
Smettere di scrivere? What's smettere di scrivere?
Grazie per la visita, bel blog ma non vedo i tuoi dipinti;-) Saluti da una Stoccolma che oggi è stupenda.
P.S Metterò il tuo link a "casa mia"
Karin
Benvenuta! (i "dipinti" - parolone - arriveranno...forse...)
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