Questo è uno di quei periodi in cui avrei bisogno di imbattermi casualmente in Andreas Johnson.
(non chiedete spiegazioni)
venerdì 29 agosto 2008
Tutto passato
E che ci volete fare, io sono una di quelle che se ammazzassero qualcuno in quei giorni otterrebbero le attenuanti per temporanea infermità mentale. Ma comunque stanotte, mentre mi rivoltolavo nel letto afflitta da insonnia, caldo, freddo, agitazione, mi sono fatta un paio di domande e mi sono data delle risposte. E stamattina c'è il sole e ascolto i Verve redivivi. Come me, rediviva a intervalli regolari.
...
Schizofrenica?
...
Schizofrenica?
giovedì 28 agosto 2008
Vi ricordate il ritorno dell'ottimismo? E' finito, passato, morto, ciao. No non è successo niente, sarà la pioggia, saranno le mestruazioni, sarà che per il quarto anno fra una settimana ricomincio a fare il lavoro che più mi si disadatta, quello per cui non sono portata, quello che odio, quello che mi fa stare male, quello che non posso lasciare perché è l'unico per cui mi pagano, quello che mi soffoca, mi fa sentire in carcere, mi fa schifo, mi fa ribrezzo, mi umilia, mi stressa, mi stanca, mi innervosisce, mi manderà dallo psichiatra, mi fa avere paura di me stessa e di quello che potrei fare, avete presente "attento a quello che desideri perché potrebbe avverarsi?" bon, per me vale il contrario, "Attenta a quello che NON desideri perché potrebbe avverarsi", e intanto cadono stelle e si spengono candeline di compleanno e non pensiate che i miei desideri siano del tipo "desidero che Jeff Buckley torni in vita e mi chieda di sposarlo mentre ricevo il nobel per la letteratura", no, sono desideri normali, e no, non aspetto che la realizzazione degli stessi avvenga per grazia divina, mi impegno e lavoro e faccio tutto ciò che deve essere fatto ma non basta, non basta mai, perché siamo in Italia, perché è il 2008, perché io sono io e dicono che sono fortunata perché ho qualcosa che tante persone sognano.
Cazzo, non lo voglio, datelo a chi lo vuole. Io sto vivendo nel sogno di qualcun altro, per me è un incubo, e qualcuno mi dica come faccio a svegliarmi, perché non ce la faccio più.
Non ce la faccio più.
Cazzo, non lo voglio, datelo a chi lo vuole. Io sto vivendo nel sogno di qualcun altro, per me è un incubo, e qualcuno mi dica come faccio a svegliarmi, perché non ce la faccio più.
Non ce la faccio più.
mercoledì 27 agosto 2008
L'oroscopo di Brezsny
Domani scade, me lo copio qua così non sparisce, che stavolta mi è proprio piaciuto!
"Il filosofo statunitense Henry David Thoreau, vissuto nell'ottocento, scrisse moltissimo. Il suo libro Disobbedienza civile ha ispirato Tolstoj, Gandhi e Martin Luther King. Inoltre, nel diario che ha tenuto per più di vent'anni descrive la natura con una precisione e un'attenzione paragonabili a quelle degli ambientalisti di oggi. Tuttavia Thoreau era anche un uomo che sapeva rilassarsi e che non sentiva il bisogno di mostrarsi all'altezza degli altri. Nel suo diario ha scritto: "Per molti anni mi sono autonominato ispettore dei temporali e delle tempeste di neve. Ho svolto questo lavoro con grande cura, anche se nessuno mi pagava per farlo". Sarà il tuo modello per gli ultimi mesi del 2008, Bilancia. Spero che ti aiuti a rilassarti e a capire una cosa: per diventare il capolavoro che sei destinato a essere devi competere solo con te stesso."
"Il filosofo statunitense Henry David Thoreau, vissuto nell'ottocento, scrisse moltissimo. Il suo libro Disobbedienza civile ha ispirato Tolstoj, Gandhi e Martin Luther King. Inoltre, nel diario che ha tenuto per più di vent'anni descrive la natura con una precisione e un'attenzione paragonabili a quelle degli ambientalisti di oggi. Tuttavia Thoreau era anche un uomo che sapeva rilassarsi e che non sentiva il bisogno di mostrarsi all'altezza degli altri. Nel suo diario ha scritto: "Per molti anni mi sono autonominato ispettore dei temporali e delle tempeste di neve. Ho svolto questo lavoro con grande cura, anche se nessuno mi pagava per farlo". Sarà il tuo modello per gli ultimi mesi del 2008, Bilancia. Spero che ti aiuti a rilassarti e a capire una cosa: per diventare il capolavoro che sei destinato a essere devi competere solo con te stesso."
Quest'estate ho ricominciato a mettermi lo smalto e c'ho pensato su. E' una cosa che faccio sempre nei periodi di cambiamento. Il team di psicanalisti che ho nel cervello sta lavorando a una spiegazione plausibile della cosa. Vi farò sapere.
Ieri sono andata a dare un'occhiata alla nuova scuola ed è tornata l'ansia. Mattutina, stavolta. Sono gli ultimi giorni di vacanza e io mi sveglio alle sette. Odio. Però la mia stanza sta lentamente recuperando un aspetto quasi vivibile, per quanto in garage ci siano ancora 3 scatoloni pieni. Quello pieno di cd, in particolare, mi dà da pensare. Dove li metterò? Sto meditando di farmi un parquet con portacd a scomparsa sotto, come quello che ha Lane di Una mamma per amica.
Comunque le persone che non leggono hanno decisamente meno problemi, psicologici va da sé ma anche logistici. Quasi quasi smetto. Ho smesso di fumare, smesso di mangiarmi le unghie, ci sta, no?
Ci sta anche che stia zitta, avete ragione.
Ieri sono andata a dare un'occhiata alla nuova scuola ed è tornata l'ansia. Mattutina, stavolta. Sono gli ultimi giorni di vacanza e io mi sveglio alle sette. Odio. Però la mia stanza sta lentamente recuperando un aspetto quasi vivibile, per quanto in garage ci siano ancora 3 scatoloni pieni. Quello pieno di cd, in particolare, mi dà da pensare. Dove li metterò? Sto meditando di farmi un parquet con portacd a scomparsa sotto, come quello che ha Lane di Una mamma per amica.
Comunque le persone che non leggono hanno decisamente meno problemi, psicologici va da sé ma anche logistici. Quasi quasi smetto. Ho smesso di fumare, smesso di mangiarmi le unghie, ci sta, no?
Ci sta anche che stia zitta, avete ragione.
domenica 17 agosto 2008
venerdì 15 agosto 2008
A distanza di 10 anni, la famiglia Bognanni trascorre per la seconda volta il giorno di ferragosto in ospedale.
Paura?
No. Dieci anni fa sì, un bel po', c'ero io più di là che di qua, infatti avevo in mente quest'anno di fare una festa per celebrare il decennale della mia rinascita, e poi volevo scrivere un post di quelli un sacco profondi, tipo conoscere da vicino la grande falciatrice ti fa vedere le cose da un'altra prospettiva, bla bla bla, ma tutto sommato l'attesa di Leonardino che si appropinqua a fare il suo trionfale ingresso in questo triste mondo malato pure mi sembra un bel modo.
Bon.
Vi farò sapere.
Paura?
No. Dieci anni fa sì, un bel po', c'ero io più di là che di qua, infatti avevo in mente quest'anno di fare una festa per celebrare il decennale della mia rinascita, e poi volevo scrivere un post di quelli un sacco profondi, tipo conoscere da vicino la grande falciatrice ti fa vedere le cose da un'altra prospettiva, bla bla bla, ma tutto sommato l'attesa di Leonardino che si appropinqua a fare il suo trionfale ingresso in questo triste mondo malato pure mi sembra un bel modo.
Bon.
Vi farò sapere.
mercoledì 13 agosto 2008
Buon ferragosto
Stamattina la colazione mi è stata rovinata dalla notizia che Newsweek avrebbe elogiato l'operato dello psiconano nei primi cento giorni del suo ineccepibile governo. In preda a spasmi e conati, mi sono trascinata al computer per saperne di più, e ho trovato l'articolo incriminato.
Ciò che la solerte stampa italiana ha mancato di sottolineare, nel coretto di "Oh pensa, la stampa estera ha smesso di trattarci male", è l'assunto di fondo dello scritto, e cioè: "gli italiani sono dei poveri deficienti".
Estrapolo: Berlusconi ha fatto una cosa senza precedenti nella storia italiana: mettere ordine in questo paese apparentemente ingovernabile. E vabbè.
Poi: Esemplare la sua abilità di ripulire Napoli, per mesi sepolta dalla spazzatura. Sulla questione già mi espressi, non mi ripeterò, anche perché adesso arriva il meglio.
La legge sull'immunità per le più alte cariche dello stato potrebbe presentare un conflitto di interessi, ma gli italiani si sentono troppo poveri per prestarvi attenzione. Solo io trovo agghiacciante questa affermazione? Della serie non far pagare l'Ici a questi mentecatti interessati solo al loro orticello, magari mettigli 100 euro in più sulla busta paga e vedi quanto sono contenti, così si distraggono con il telefonino nuovo e non si accorgono di essere governati da un mafioso.
E per finire: Ha affrontato la percezione che la violenza fosse in aumento e che gli stranieri fossero quelli a cui dare la colpa .
Capito? La percezione. Non il fatto. La percezione.
Quello che va combattuto è la percezione. L'apparenza. Sfruttando il fatto che siamo un popolo di ignoranti e razzisti.
Questo ha scritto Newsweek.
Che abbiamo Berlusconi perché ce lo meritiamo.
Ciò che la solerte stampa italiana ha mancato di sottolineare, nel coretto di "Oh pensa, la stampa estera ha smesso di trattarci male", è l'assunto di fondo dello scritto, e cioè: "gli italiani sono dei poveri deficienti".
Estrapolo: Berlusconi ha fatto una cosa senza precedenti nella storia italiana: mettere ordine in questo paese apparentemente ingovernabile. E vabbè.
Poi: Esemplare la sua abilità di ripulire Napoli, per mesi sepolta dalla spazzatura. Sulla questione già mi espressi, non mi ripeterò, anche perché adesso arriva il meglio.
La legge sull'immunità per le più alte cariche dello stato potrebbe presentare un conflitto di interessi, ma gli italiani si sentono troppo poveri per prestarvi attenzione. Solo io trovo agghiacciante questa affermazione? Della serie non far pagare l'Ici a questi mentecatti interessati solo al loro orticello, magari mettigli 100 euro in più sulla busta paga e vedi quanto sono contenti, così si distraggono con il telefonino nuovo e non si accorgono di essere governati da un mafioso.
E per finire: Ha affrontato la percezione che la violenza fosse in aumento e che gli stranieri fossero quelli a cui dare la colpa .
Capito? La percezione. Non il fatto. La percezione.
Quello che va combattuto è la percezione. L'apparenza. Sfruttando il fatto che siamo un popolo di ignoranti e razzisti.
Questo ha scritto Newsweek.
Che abbiamo Berlusconi perché ce lo meritiamo.
martedì 12 agosto 2008
Quasi ferragosto
La blogosfera è vuota e desolata, ho appena sfiorato l'accascio da pressione bassa davanti all'impiegata delle poste che mi ha dovuto portare acqua e zucchero, ah a proposito di poste, vi ricordate quel pagamento di cui vi parlai qualche post addietro? E' arrivato. Che alla scuola holden leggano il mio blog? Ehilà, ciao voi! Non vi rinnegherò quando sarò famosa! Ariproposito: domenica ho arbitrariamente deciso di mettere il punto finale all'opera seconda, che al momento si trova al vaglio del mio personale e fidato comitato di lettura.
Bene, adesso che siete aggiornati sulle mie recenti attività, potete tornare sereni a leggere Faletti e giocare a frisbee. Buon proseguimento.
In heavy rotation:
Bene, adesso che siete aggiornati sulle mie recenti attività, potete tornare sereni a leggere Faletti e giocare a frisbee. Buon proseguimento.
In heavy rotation:
venerdì 8 agosto 2008
Eccomi
Eh no, non sono stata risucchiata dal buco nero incuneato fra Abruzzo e Puglia per ritrovarmi su una bizzarra isola che si muove nello spaziotempo popolata da loschi figuri. Sono stata a Eboli. In effetti, più o meno... Oh, non vi fate sentire, che gli ebolitani sono molto fieri della loro cittadella, altro che noi signori dell'autocritica motivata e non. Comunque, non che non avessi modo di connettermi, semplicemente non avevo voglia da scrivere.
Anche adesso, non è che proprio abbia tutti questi argomenti. Uno solo, in effetti: ho trovato questo post, e autoreferenzialmente vi invito a leggerlo.
Anche adesso, non è che proprio abbia tutti questi argomenti. Uno solo, in effetti: ho trovato questo post, e autoreferenzialmente vi invito a leggerlo.
venerdì 1 agosto 2008
Un po' di geografia
L’Italia è divisa in 20 regioni. Non 19, 20. Ognuna di esse è dotata di un capoluogo amministrativo. Campobasso è il capoluogo del MOLISE. Non si trova in Basilicata, non si trova in Puglia, non si trova in Calabria. Campobasso si trova in MOLISE. Il Molise è lì:
Lo vedete? Più grande della Valle d’Aosta. Dopo l’Abruzzo, prima della Puglia (O, se venite da sud, dopo la Puglia, prima dell’Abruzzo). Ivi non sorge un agglomerato di antimateria, bensì il MOLISE.
L’italiano medio se (per sbaglio, naturalmente) è stato in Molise, commenterà: “In Molise non c’è niente”. Il medesimo italiano medio, quando visiterà l’Irlanda-la Scandinavia-la Svizzera, o anche semplicemente la Toscana, commenterà: “Ooooohhh… che meraviglia, quale incanto, che bucolici paesaggi d’altri tempi, quanto verde! Oooohhh… i boschi! Ooooohhh… il verde! Ooooohhh… le montagne, le colline, la flora e la fauna!”. Per l’italiano medio, ciò che in Irlanda, Svizzera, Scandinavia, Toscana, si chiama Verde, Boschi, Bucolici paesaggi, Flora, Fauna, Boschi, Colline, in Molise prende il nome di Nulla.
E poi c’è Campobasso. 50000 abitanti, capoluogo. Il quale, pur trovandosi ad essere ubicato fra boschi colline flora fauna ecc. vanta: costruzioni in cemento armato, automobili, un fine centro storico d’epoca medievale, un cinema multisala e uno d’essai, antenne per la ricezione dei canali televisivi, locali dove i giovani, perlopiù abbigliati secondo i dettami delle mode del momento, possono trascorrere il tempo libero sorseggiando bevande alcoliche, qualche locale atto ad accogliere spettacoli di musica dal vivo, un’università degli studi, un teatro di epoca risorgimentale, un conservatorio, uno stadio da 25000 persone, due centri commerciali, tre librerie. Sto scrivendo questo post grazie ad una connessione wireless.
Sarà stata colpa mia e dei pianti greci che hanno accompagnato l’abbandono di Torino, ma vorrei tranquillizzare quanti mi leggono e si preoccupano per le mie sorti. Qui non ci sono lupi che scorrazzano indisturbati, niente uomini con la coppola che si turbano se arriva in città una Maléna, niente donne col catino dei panni in equilibrio sul capo.
Qui Campobasso, Molise, Italia, ventunesimo secolo.
Lo vedete? Più grande della Valle d’Aosta. Dopo l’Abruzzo, prima della Puglia (O, se venite da sud, dopo la Puglia, prima dell’Abruzzo). Ivi non sorge un agglomerato di antimateria, bensì il MOLISE.
L’italiano medio se (per sbaglio, naturalmente) è stato in Molise, commenterà: “In Molise non c’è niente”. Il medesimo italiano medio, quando visiterà l’Irlanda-la Scandinavia-la Svizzera, o anche semplicemente la Toscana, commenterà: “Ooooohhh… che meraviglia, quale incanto, che bucolici paesaggi d’altri tempi, quanto verde! Oooohhh… i boschi! Ooooohhh… il verde! Ooooohhh… le montagne, le colline, la flora e la fauna!”. Per l’italiano medio, ciò che in Irlanda, Svizzera, Scandinavia, Toscana, si chiama Verde, Boschi, Bucolici paesaggi, Flora, Fauna, Boschi, Colline, in Molise prende il nome di Nulla.
E poi c’è Campobasso. 50000 abitanti, capoluogo. Il quale, pur trovandosi ad essere ubicato fra boschi colline flora fauna ecc. vanta: costruzioni in cemento armato, automobili, un fine centro storico d’epoca medievale, un cinema multisala e uno d’essai, antenne per la ricezione dei canali televisivi, locali dove i giovani, perlopiù abbigliati secondo i dettami delle mode del momento, possono trascorrere il tempo libero sorseggiando bevande alcoliche, qualche locale atto ad accogliere spettacoli di musica dal vivo, un’università degli studi, un teatro di epoca risorgimentale, un conservatorio, uno stadio da 25000 persone, due centri commerciali, tre librerie. Sto scrivendo questo post grazie ad una connessione wireless.
Sarà stata colpa mia e dei pianti greci che hanno accompagnato l’abbandono di Torino, ma vorrei tranquillizzare quanti mi leggono e si preoccupano per le mie sorti. Qui non ci sono lupi che scorrazzano indisturbati, niente uomini con la coppola che si turbano se arriva in città una Maléna, niente donne col catino dei panni in equilibrio sul capo.
Qui Campobasso, Molise, Italia, ventunesimo secolo.
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