domenica 12 dicembre 2010

Per ora noi la chiameremo idiozia

Ho seguito e continuo a seguire con vivo interesse antropologico le discussioni sull'album del Vascobrondi, e soprattutto mi intriga molto vederlo presente in tutte le classifiche dei peggiori dischi del 2010, messocelo da tutti coloro che avevano messo il primo in cima alle loro classifiche dei migliori dischi del 2008, e la motivazione per cui il Vasco nel giro di due anni è precipitato dalle stelle alle stalle, dallo status di culto, poeta generazionale, genio del millennio, a quello di cialtrone, coglione, imbrattasmemo, è: "il secondo disco è uguale al primo".
...
MADDAI!?
Ma veramente?
Rimango basita (F4) da cotanta epifanica consapevolezza musicale.
No, ma geni siete voi, davvero. Vi aspettavate un trionfo di zampogne, ukulele e testi su montagne verdi e gioie del matrimonio, eh? Eh, lo so, son delusioni.

Non vi dirò se a me Le luci piace oppure no, se questo disco mi piace oppure no, se è meglio o peggio del primo, ma vi dirò una cosa che non mi piace (sempre antropologicamente parlando): non mi piacciono quelli che augurano ai loro artisti preferiti di non avere successo.
Molto italiano (cit).

giovedì 9 dicembre 2010

Quaresima

Quaranta giorni senza computer.
Sono stata quaranta giorni senza computer, questo è il motivo per cui non ho postato (vi sono mancata?). Quaranta giorni. Quaranta. Giorni.
Riuscite a immaginarvelo? Quaranta giorni senza computer. Uno. Due. tre. Quattro. Cinque. Sei. Sette. Otto. Nove. Dieci. undici. Dodici. tredici. Quattordici. Quindici. sedici. Diciassette. Diciotto. Diciannove. venti. ventuno. Ventidue. Ventitre. Ventiquattro. Venticinque. ventisei. ventisette. Ventotto. ventinove. Trenta. trentuno. Trentadue. Trentatre. trentaquattro. trentacique. trentasei. Trentasette. Trentotto. trentanove. Quaranta.
Mi è tornato il callo dello scrittore. Scrivevo tutto a mano e poi copiavo sull'obsoleto pc di mio padre. Sapete cosa? Scrivere a mano è un'attività da rivalutare. Però. Il problema è sorto quando mi sono trovata a dover combattere contro forze oscure che mi impedivano di portare a termine la mia opera, cioè:
Finisco di scrivere, a mano, l'opera, detta "la cosa", iniziata qualche mese fa. Inizio a copiare al pc. Giunta quasi alla fine, comincia ad apparire ogni minuti due l'orrida finestra "word ha smesso di funzionare bla bla bla". Apro nuova pagina word, dico poi incorporo. Giunta alla fine, passo alla revisione. "Word ha smesso di funzionare, bla bla bla", ogni volta che anche solo cancello una lettera. Non si può lavorare così. No. Decido di porre in atto il motto di amico P, secondo cui "scrivere è riscrivere", lo faccio in modo estremo. Prendo un vecchio portatile, mi metto davanti allo schermo del fisso, e copio "la cosa". Copio proprio nel senso di fare il copiato, intanto faccio correzioni e modifiche. Giunta quasi alla fine... "word ha smesso di funzionare, bla bla bla". Cioè, non so se mi sono spiegata bene. Stavo ricopiando da pc a pc, trascrivendo, su un portatile praticamente vergine, non avevo infilato chiavette, non era connesso a internet, e anche lì, word è impazzito.
Mi sono sentita tanto Hurley. "La cosa" come i numeri. Maledetta. Mi immaginavo una botola con dentro Desmond che ricopiava la mia Cosa.
Momenti terribili.
Comunque adesso la Cosa è finita e io ho di nuovo il mio pc. Quarant'anni di vita, altro che quaranta giorni, mi devono quegli inetti dell'assistenza hp.
Nel frattempo, ho girato un altro cortometraggio, ormai sono un'attrice lanciatissima, pure l'horror c'ho nel curriculum!
Nel frattempo, per il ponte dell'8 dicembre sono stata a Torino.
Mancavo da due anni.
Dio, quant'è bella Torino.
Rassicurante, anche. Non cambia niente, ci sono sempre le stesse bancarelle dei libri, c'è ancora il negozio di dischi usati in via Po, le librerie che resistono anche se ci sono fnac e feltrinelli, i locali sono sempre gli stessi, da Giancarlo si balla "Quello che" dei 99 Posse... Ma. Nel mentre che è così vintage, è nello stesso medesimo tempo troppo avanti. La. Amo.
Ho fatto anche in tempo a vedere un film (di merda) (Bus Palladium) al festival.
Valore aggiunto, la compagnia. Il viaggio della rimembranza non sarebbe stato lo stesso, senza Amica A. Commozione.

E che ti trovo, quando torno a casa? Il nuovo singolo dei Subsonica in free download!
Eden by subsonica