domenica 10 ottobre 2010

U2, Roma 08/10/2010

E niente, non è che avessi tutta questa eccitazione dell'attesa, dopo averli già visti 5 volte, di cui due in occasione dello stesso medesimo tour, e questi ultimi con merdosa scaletta non è che mi avessero proprio lasciata con l'entusiasmo a palla, insomma ero mediamente quasi indifferente all'evento, ma poi invece oh, che vi devo dire... dopo Beautiful day è partita I will follow, e già lì... poi hanno fatto Until the end of the world che a Milano l'anno scorso non avevano fatto, pessimi! e poi Bad (!), e insomma... alla fine MI SONO ARRIVATI!
E colgo l'occasione per salutare calorosamente due persone:
1) L'uomo che sognava il prato: uomino che dietro di noi, per le ore due precedenti l'inizio del concerto, ripete a mo' di mantra: "ma pensa che bello stare nel prato, lo sai che Pinco Pallo è giù nel prato? pensa che bello, la prossima volta prato. Che bello il prato!"
2) L'uomo imbalsamato: uomino che accanto a me, per le ore due della durata del concerto, è stato in piedi fermo, immobile, mummificato. Non un accenno di canto, non un piede a tenere il tempo, niente. Unico sprazzo di vita: durante l'acuto pavarottiano di Miss Sarajevo, si volta verso di me e commenta: "certo che è bravo, è 'n fenomeno!"

Vi lascio con il filmato della coreografia organizzata dai pazzi di u2place, una cosa bellabellabella, che Bono quando l'ha visto è rimasto tipo "ooohhh", e The Edge si guardava intorno col sorrisone stupito che non ci poteva pensare. Bello.

(io sono nel bianco della bandiera irlandese)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono nostalgica. Hai letto l'articolo di idolo McCormick?
Antonella

LB ha detto...

No, quale quale, dove? lascia i link, babbia! Dopo lo cerco.