domenica 7 febbraio 2010

Saudade celtico-sabauda

Nel 2007 festeggiai il mio trentesimo compleanno regalandomi un weekend dublinese in compagnia di quattro amiche-iche.
Qualche settimana dopo, in quel di Torino, cominciò il film festival, Nanni Moretti Edition.
Un giorno uscii da scuola e mi recai al cinema Ambrosio a vedere un film di cui si diceva che fosse: ambientato a Dublino. Indie. Interpretato dal cantante dei Frames (nonché Outspan di The Commitments, ma questo lo scoprii in seguito, grazie all'elefantiaca memoria fotografica della socia).
Aveva tutti i presupposti per piacermi insomma, e perdincibacco se mi piacque! Scena uno, inquadratura della pavimentazione di Grafton street, un musicista di strada che musica. Brividi. Dopo un po', Falling Slowly. ooohhh, ma questa canzone è bbbellizzzima, deve vincere l'oscar! Quando si dice la lungimiranza. Modestamente. E poi Lies, istantaneamente balzata in cima alla mia classifica "canzoni stracciacuore del millennio". Insomma, quel giorno uscii dal cinema sprizzando cuoricini, e sotto un sole primaverile - anche se era novembre - percorsi via Roma zompettando e inviando sms tipo "ho appena visto il film più bello del mondo, DEVI vederlo!"
E quindi ieri, quando hanno suonato una dietro l'altra Falling Slowly e Lies, sono stata presa da un intraducibile groviglio di rimembranze Torino-Dublino, e sì, ho pianto. E' stato bellissimo.
E chi dice che questa canzone non è meravigliosa, o mente o è senza cuore:

3 commenti:

fabio r. ha detto...

ti dò pienamente ragione, su Dublino e l'Irlanda (mie passioni da sempre) e sulla canzone!

Mafaldanellarete ha detto...

si bellissima davvero

LB ha detto...

Romanticoni!