giovedì 28 gennaio 2010

La giovane Holden



Eccone un altro che un sacco di gente adesso commenta "ma come, non era già morto?". Io no, stavolta lo sapevo che era ancora vivo.
Comunque.
Non potevo non dedicarglielo un post, a questo vecchio mattacchione.
Per l'It's funny che ci ha ossessionato per due anni (e di più).
Per le anatre che era meglio non provarci, a dare una risposta.
Perché, in uno strano modo che chissà poi se avrebbe apprezzato, mi ha cambiato la vita.

It's funny. Don't ever tell anybody anything.
If you do, you start missing everybody.

4 commenti:

fabio r. ha detto...

un libro che ha contribuito a formare quello che sono (ok, venuto male ma non è colpa sua...) ed a farmi innamorare della letteratura.
ciao

stealthisnick ha detto...

e io che gli avevo dedicato un post due giorni prima della morte

in realtà non era una dedica e neanche un omaggio

quindi non conta probabilmente, forse è meglio così

danip ha detto...

io non sapevo che fosse vivo: proprio non mi ero mai interrogato su di lui. Aveva scritto il giovane Holden, delle anatre e di tutto quel che ne consegue. Mi bastava e mi avanzava. Eppure la cosa mi ha toccato. In fondo, almeno un po', ha cambiato pure me.

LB ha detto...

@fabio: ho letto il tuo post, quella cosa del terzino nella grappa era rimasta impressa anche a me! :D

@stealth: attento a non dedicare post a qualcuno di più giovane, allora! ;)

@danip: oh, ce n'ha più lui sulla coscienza...