mercoledì 29 luglio 2009

nascondimi quel che mi aspetta io vado di fretta

Mia sorella vive a Eboli.
Che è una di quelle cose che ti verrebbe da dire "poverina chissà che vita grama" (certo, dopo "ah, dove s'è fermato Cristo! eheheh").
E invece.
Lì c'è qualcosa, e qualcuno, che qui non c'è.
A Campobasso, se ti piace il teatro va bene, avrai le tue serate di soddisfazione. Se sei appassionato di musica classica, anche.
Se ascolti la musica indie invece... no. A Campobasso l'indie non esiste. A Campobasso nessuno sa cosa sia, l'indie. A Campobasso la gente va in discoteca. E quelli che non vanno in discoteca pensano ancora che la Bandabardò sia un gruppo alternativo. Campobasso, per un appassionato di POP ("pop" lo intendo alla maniera anglosassone, sempre meglio precisare) è l'inferno.
Invece a Eboli, l'avreste detto?, c'è uno zoccolo duro di giovini intraprendenti che più o meno regolarmente porta in città la meglio musica.
Io c'ho la sorella che vive a Eboli, ormai lo dichiaro con orgoglio, dove in una sola amena serata mi sono vista Pacifico

e Nordgarden

Fra l'altro quest'ultimo corrisponde parecchio al mio ideale di biondo pronunciato (cit.).
Mentre medito su una futura carriera di organizzatrice di concerti a Campobasso, domani parto per Dresda dove, se non mi perdo nei minacciosi meandri dell'aeroporto di Monaco (ebbene sì, non ho mai fatto voli con scalo nella mia miserrima carriera di viaggiatrice), resterò fino a domenica a inebriarmi di birra e wurstel col mio amico poeta maledetto.

2 commenti:

Baol ha detto...

Buone vacanzeeeeeeee........

PaolaClara ha detto...

Brava, strafocati di wuster e di birra. Buona vacanza.