martedì 16 dicembre 2008

La grigia realtà e le malincomiche evasioni

Piove piove piove che qui non ci sono fiumi ma se ci fossero sarebbero già straripati tutti e questa pioggia continua insistente noiosa e umida rende ancora più scazzantemente scazzante il fatto che un giorno sì e uno no passo l'intera giornata a scuola - e quando dico l'intera giornata dico l'intera giornata, dalle 8 a.m. alle 8 p.m. per fare prove e allestire scenografie dello spettacolo di natale. Allestire scenografie. Tutti i pomeriggi, roba che Dante Ferretti e Gangs of New York a noi ci fanno una pippa, ma oh, "tanto a casa che dobbiamo fare?" Mah, collega, tu non so, io qualche regalo lo comprerei, poi avrei anche delle cose da scrivere e perché no degli amici da vedere. Per esempio. Voi direte per comprare i regali c'è tempo. Attenzione. Ci sarebbe tempo se lo spettacolo non fosse stato programmato per sabato alle 17:00. Sì sì avete capito bene. Sabato. 20 dicembre. Ore 17:00. E attenzione attenzione, non finisce qui. Perché poi lunedì 22 facciamo il bis, con lo spettacolo plenario dell'istituto omnicomprensivo, scuole materna, elementare, media, istituto agrario, tutti insieme allegramente a cantare Tu scendi dalle stelle, e, attenzione ancora. Lo spettacolo di sabato pomeriggio (sabato pomeriggio) si svolge in una location, quello di lunedì in un'altra. Domenica (domenica) 21 (21 dicembre) il corpo insegnante è convocato per smantellare e rimantellare le scenografie.
Io.
Non.
Ce.
La.
Posso.
Fare.
In compenso c'è una cosa nella vita che mi dà tanta gioia, ed è leggere un libro che fa ridere e piangere, che non succede spesso, e per esempio mi era successo con Eureka Street, che infatti è uno dei miei libri preferiterrimi dell'universo, e insomma, mi è successo nuovamente e la cosa bella è che mi è successo con un libro italiano, che si chiama Malinverno, l'ha scritto Fabio Lubrano e ha dietro una storia che non ve la racconto perché ve lo dovete comprare e poi leggere la postfazione prima di leggere il romanzo che è bellissimo.
Per esempio:
Gianni in realtà non voleva diventare uno scrittore, ma un aspirante scrittore, cosa che in quel momento non era ancora, non avendo scritto nulla e non avendo partecipato a nessun concorso: rientrava quindi nella embrionale categoria degli "aspiranti aspiranti scrittori"

2 commenti:

emme ha detto...

e poi dal 23 parte il tour mondiale?
però smantellare e rimantellare di domenica è contro tutte le convenzioni internazionali, fai ricorso!

LB ha detto...

Ho fatto ricorso. Il risultato è che domani di nuovo dodici ore. Però domenica a casa. Yuppi...