sabato 26 luglio 2008

Ogni tanto sono seria

Stanotte mi sono svegliata e non riuscivo a riprendere sonno. Non per tanto, sarà stato un quarto d'ora. Un quarto d'ora al buio, sdraiata, a pensare. Solo un quarto d'ora. Noia, inquietudine e pensieri cupi.
Pensate stare al buio, sdraiati, a pensare, pensare e basta, per una giornata. Per una settimana. Per un anno. Per dieci anni.
Beh, io ve lo dico, lo sto scrivendo nero su bianco e che sia chiaro: dovesse capitare a me, lasciate che mi addormenti per l'eternità.
Ma.
Qualcuno ha deciso che IO non posso disporre della MIA vita. Che NOI, che non crediamo in Dio o che, se ci crediamo, ce lo immaginiamo più misericordioso di quanto ce l'hanno dipinto, non abbiamo autorità decisionale sulle NOSTRE vite.
Si è detto tanto sull'argomento, ma non troppo secondo me, e non abbastanza. Non sarà abbastanza fino a quando non sarà chiaro una volta per tutte che viviamo in Italia, non nello Stato vaticano.
Ecco perché mi unisco convinta a questo appello, partito da qui.

L'uomo che potete vedere e ascoltare nel filmato qua sotto si chiama Paolo Ravasin, presiede la Cellula Coscioni di Treviso ed è malato di Sclerosi Laterale Amiotrofica.
Pochi giorni fa Paolo ha registrato in questo video il proprio testamento biologico, affinché nessuno possa affermare, anche fra cent'anni, che vi siano dubbi sulla sua effettiva volontà.
Quello che vi chiedo, se anche voi avete a cuore la libertà di scelta e l'autodeterminazione delle persone, è di scrivere un post e inserire il filmato sul vostro blog, utilizzando il codice che potete scaricare cliccando qua: in modo che i soliti chiacchieroni, quelli che sparano anatemi e sentenze dalla mattina alla sera, si facciano una vaga idea dell'argomento di cui si riempiono la bocca.
E magari, chissà, si vergognino e tacciano per un po'.
Grazie a tutti per quello che potrete fare.
Mina & Alessandro.




Il testo del testamento biologico di Paolo Ravasin

Io Paolo Ravasin nato a Ceggia, in provincia di Venezia il quattro aprile 1960, attualmente ospite presso la Casa Soggiorno Villa delle Magnolie a Monastier, in provincia di Treviso e sono stato adeguatamente informato, nel corso di approfonditi colloqui con il dottor Agostino Paccagnella (06.02.08) e il dottor Guido Zerbinati (06.02.08 e 13.02.08) alla presenza del dottor Camillo Barbisan Presidente del Comitato di Bioetica dell'ULSS 9, dell'evoluzione della mia malattia e della conseguente indicazione ai relativi trattamenti. In particolare per quanto riguarda la possibilità di nutrirmi ed idratarmi. La mia ferma, convinta e documentata volontà in proposito è la seguente:"nel momento in cui non fossi più in grado di mangiare o di bere attraverso la mia bocca oppongo il mio rifiuto ad ogni forma di alimentazione e di idratazione artificiale sostitutive della modalità naturale. Tale rifiuto è da ritenersi efficace anche nella circostanza in cui perdessi qualsivoglia capacità di esprimere e ribadire la mia volontà.Inoltre, a partire dal momento in cui non fossi più in grado di nutrirmi e idratarmi attraverso la mia bocca rifiuto la somministrazione di qualsiasi terapia medica destinata a trattare la malattia di cui sono affetto e oltre altre patologie sopravvenienti intese come complicazioni. Accetto unicamente i farmaci necessari a trattare i sintomi dolorosi derivanti, in particolar modo, dalla disidratazione nella modalità di somministrazione che il mio medico - dottor. Guido Zerbinati o i suoi sostituti - riterrà appropriata.Affermo di essere stato informato e quindi sono pienamente consapevole delle conseguenze a cui mi espongo mediante tale rifiuto che tuttavia considero quale mia insuperabile manifestazione di volontà. Infine oppongo il mio rifiuto ad ogni trasferimento in strutture ospedaliere". Non essendo in grado di sottoscrivere materialmente tale documento a causa della mia infermità attribuisco al medesimo il valore di espressione della mia autentica volontà attraverso una videoregistrazione nel corso della quale ho letto la lettura di questo testo al quale ho dato oralmente il mio assenso e che viene sottoscritto dai testimoni presenti.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Davvero un argomento su cui continuare a battere, almeno il diritto di scegliere se andarcene dignitosamente doveremmo averlo...