lunedì 30 giugno 2008

A grande richiesta (?)

Due piccoli saggi della mia perizia pittorica. Che artista a tutto tondo, che donna del rinascimento! Vabbè.

1)Volevo essere Tim Burton...


2)Questo m'hanno detto che posso spacciarlo per autoritratto...mah...


Che dite, male che vada lo tiro su qualche spicciolo come madonnara?

sabato 28 giugno 2008

E quindi, ieri ho salutato tutti, ho raccattato le mie tutine colorate, ho buttato le adidas vecchie e tutte macchiettate di tempera, e ho chiuso per l'ultima volta quel cancello.
Ho odiato quel posto con tutto il cuore, compresa la via in cui si trova, con le villettine da Wisteria Lane dei poveri abitate da ignoranti grassi e contenti che stanno crescendo una generazione di grassi e contenti.
E quindi ieri, quando ho chiuso quel cancello, l'ho fatto lentamente, mi sono goduta il momento e non ho provato nessun senso di quella strana nostalgia che ti prende quando si chiude un capitolo, per quanto brutto, quella strana nostalgia che si prova, per esempio, quando si esce da un ricovero ospedaliero, avete presente? Non vedi l'ora di andartene, e quando te ne vai sei felice, è ovvio, eppure per quei cinque minuti quasi ti mancano gli orari assurdi e i dottori gentili e la tv guardata senza sensi di colpa. Ecco, io tutto questo non l'ho provato. La parentesi è chiusa e io sono solo contenta di aprirne un'altra.
E qui scatta il panico. Cosa verrà adesso? Eh già, perché una possibilità altamente concreta è che io mi ritrovi a settembre a fare esattamente ciò che facevo a Wisteria, però a Campobasso. Parliamone. A meno che il 7 luglio (ho detto il 7 luglio. Quanti di voi sono credenti si ricordino di me nelle preghiere. Gli atei facciano ciò che sto facendo io: incrocino tutto l'incrociabile) io non riceva una bella notizia. La vedo dura, ma comunque. A meno che io non decida di prendere il volo per un qualche paese civile. A meno che io non decida che fare la lavapiatti a Torino sia comunque più gratificante che fare la maestra a Campobasso. Intanto il 31 luglio devo lasciare questa casa in cui ho passato anni bruttissimi con parentesi belle e divertenti (e ho accumulato tanta di quella roba che il pensiero di imballare tutto mi fa venire la sudarella, come se non sudassi già abbastanza, in questi giorni. A proposito. Caro signor Trenitalia che sui regionali installi un meraviglioso monitor che informa il viaggiatore su dove si trova, e qual è la prossima fermata, e l'orario di arrivo, e la temperatura interna ed esterna...ecco, non ti fà un po' vergogna che sia ivi segnalato: "Temperatura esterna 30 gradi. Temperatura interna 36"? Potrei sbagliarmi ma ho come la vaga impressione che il viaggiatore medio preferirebbe un impianto di aria condizionata al monitor.
Detto questo, se volete sapere come mai sto postando alle ore 22:04 di un caldo sabato sera, il motivo è che da questo pomeriggio ho un nuovo pc e lo amo e non intendo staccarmi da esso finché non avrò esplorato tutte le sue meravigliose funzionalità e creato lo screensaver e installato programmi e tutte queste cose molto più divertenti del concerto di Irene Grandi che mi era stato proposto.
Nerd inside!
In ogni caso, sentite che piano geniale che ho elaborato a proposito del mio problema-Samuel. Eh si, che me ne vado da qua senza conoscerlo!? No no, non esiste! Allora, se dovrò partire, sarà d'uopo organizzare una festa d'addio, a cui ovviamente sarà invitato il mio amico criptico, a cui verrà detto di portare degli amici indossatori di cappellino.
Sono un genio.
Naturalmente il piano si applicherà anche nel caso in cui restassi. Dovrò comunque cambiare casa, quindi la festa di inaugurazione verrà da se'.
Che donna di mondo che sono.

domenica 22 giugno 2008

Dopo i Radiohead...

...ieri ho assistito a un live (anzi, al primo live, come hanno tenuto a sottolineare con orgoglio) degli Aram Quartet, che per chi non lo sapesse sono questi qui che hanno vinto X-Factor. Adesso, io dico. Non che valga la pena commentare, però. Cari Aram Quartet, visto che vi definite un gruppo vocale, potreste quantomeno provare a stupire con effetti speciali (?) ed esibirvi a cappella. Se nun jela fate, quant'è il cachet di un chitarrista e un batterista, pure scarsi? Perché cantare sulle basi, veramente... dai... ma che tristezza.
Quanto a te, Morgan. Va bene, capisco che a scrivere una canzone per codesti figuri non c'avrai profuso lo stesso impegno (?) che metti quando scrivi per te medesimo, però.

Chi canta ha una visione un po’ strana della musica
Chi scrive e' costretto a rispettare i limiti del foglio
Chi si dedica all'ozio, dovrebbe fare sport
e a quarant'anni, cambiare mestiere


Sorvolando, seppur a fatica, sul resto, ma "Chi scrive è costretto a rispettare i limiti del foglio"? Perché? Ne puoi usare due. Prendere un foglio più grande. Usare un rotolo alla maniera di Kerouac. Per dire.

Io continuo a far girare loro. Che è meglio.

mercoledì 18 giugno 2008

Come on rain down on me



E ce lo so, il titolo è scontato, 'mbè? Sono ancora stanca (ma soddisfatta) e la creatività viene meno. In compenso la mia teoria secondo cui d'estate, anche se piove tutto il giorno, tra le 20:30 e le 24:00 smette e quindi per i concerti si può stare tranquilli, diventerà ben presto un assioma visto che, a dispetto degli scetticismi assortiti, non sono mai stata smentita. Oppure ho sempre avuto culo. Anyway. Sulle note di 15 Step il diluvio è cessato, e questo è un fatto. L'altro fatto è che i Radiohead, cioè, io li sento di pancia ecco, come dire, mi arrivano. Mi sono arrivati. Mi trasmettono. (no, è che ho visto che sono aperte le selezioni per "Amici", tante volte cercassero anche autori, mi sto candidando. Anche per X-factor, certo)
Tra l'altro, m'è arrivato durante il momento nazional-popolare altrimenti detto Karma Police che nel '97, quando uscì Ok Computer, io ero al primo anno di università e mi immaginavo dieci anni dopo a fare la giornalista musicale. Per lavoro, capite? AH AH AH AH, che ridere.
Ilarità a parte, la voce di Thom Yorke è veramente, veramente, veramente...no dico veramente. Sublime. Apici di goduria, per quanto mi riguarda, Exit Music e All I Need.
E alla fine, a pensarci col senno di poi, il tempo uggioso ci stava pure bene.

venerdì 13 giugno 2008

Sono stanca

Posso dirlo? Forse sì. Io non me ne accorgo nemmeno, con quest'ansia che da mesi ormai mi distrugge a botte di gonfiore addominale, brufoli, fame nervosa, insonnia e isteria generale, fatto sta che oggi chiunque incontrassi mi salutava così: "Sei stanca?". Ai primi rispondevo come mio solito, e cioè: "No, tuttapposto perché?", al decimo ho cominciato con "Mah, un pochino...", all'ultimo ho dovuto soccombere: Si, sono stanca. Alzarsi alle sei, stare 5 ore con le ventisei belve, scappare alla stazione a prendere un treno per Milano, stare 4 ore in un ufficio con l'ansia di fare buona impressione e la devastante speranza che non sia l'ennesimo sbattimento inutile della tua vita, approfittare del treno per fare altre cose che non si sa perché e percome al computer, insomma si, diciamolo, non è proprio di tutto riposo. Oggi ho saltato la parte treno-4 ore in ufficio-treno e sono in assise divano con tv (meraviglia) in quanto prolungòsi l'orario scolastico per via dell'evento degli eventi, ebbene sì, lei, la Festa di Fine Anno. No scusate se divago ma credo di dover rendervi partecipi di codesto dialogo.
Mamma 1: "Sei stanca?"
LB: "No tuttapposto perché"
Mamma 1: "Sembri stanca e bla bla bla"
LB: "Bla bla bla"
Mamma 1: "Bla bla bla"
LB: "Bla bla bla"
Mamma 1: "Bla bla e sabato mio marito, che era a cena con Pinco, Pallo e Samuel dei Subsonica bla bla bla"
LB: "..."
Tutti a Torino sono amici di Samuel. Tutti tranne me. Sento che dalla frustrazione mi sta nascendo un nuovo brufolo.
Dicevamo?
No, niente, sono un po' stanca. Statemi bene.



No, il video non è messo alla cazzo. Nel caso non ci risentissimo, volevo informarvi che martedì sera, alla faccia di Italia-Francia, io sarò all'arena civica di Milano. Tanto, ho come l'impressione che popporoppoppoppoppò quest'anno lo canterà qualcun altro. Ecco appunto. Rigore per la Romania...

venerdì 6 giugno 2008

Indagate quest'uomo



E fa caldo, fa troppo caldo, e non piove, e fa caldissimo, e fra dieci anni faremo tutti la morte di Domiziana Giordano e Kirsten Dunst in "Intervista col vampiro"...
Quest'uomo è evidentemente colluso con il signor Eicenem e il signor Zara. I quali signori, per ottimizzare i tempi di produzione nei loro sottoscala cingalesi, fanno realizzare ai bambini incatenati solo t-shirt e canottiere. Anche a gennaio, voi entrate in un negozio e ci sono solo abitini senza maniche e top monospalla, e voi li comprate, perché tanto poi a febbraio arriva l'estate che dura fino a novembre, hai voglia a sfoggiare sandaletti e shorts!
Adesso alzi la mano chi da un mese e mezzo a questa parte fa regolarmente tardi al lavoro perché la mattina resta un quarto d'ora inebetita davanti all'armadio traboccante di toppini svolazzanti dopo che per nove mesi ha indossato gli stessi due maglioni a rotazione perché la lana non va più ora che è estate tutto l'anno.

Al...ma vaffanculo!

giovedì 5 giugno 2008

Mi girano, mi girano, continuano a girare!

Perché sono stufa di dovermi sempre giustificare.
Me veramente mi devo giustificare perché nella vita non voglio accontentarmi?
Perché penso che a 30 anni è presto per pensare che "ormai è andata così"?
Perché penso che lasciarsi vivere sia una cosa senza senso?
Perché voglio cominciare a raccogliere dopo aver tanto seminato?
Perché va bene, pensa alla salute (e credetemi, lo so che cosa significa non averla, la salute. Lo so bene), ma se ho la salute e basta non è che sono proprio felice?
Perché a me i discorsi sulla bellezza delle piccole cose mi sembrano solenni stronzate?
Perché mi viene da mandarvi a quel paese quando mi dite che le cose importanti nella vita sono altre? Altre da cosa? Altre dal non poter essere quello per cui perdo ore di sonno e diottrie? Altre dal non dare un bacio vero da non so più quanto? Definitemi "altre".