lunedì 26 novembre 2007

Qualcosa di sinistra

Domenica, ore 19:00
In fondo alla ressa con risse per entrare alla congestionatissima anteprima di "Lascia perdere, johnny", attesissimo (?!) debutto alla regia di Fabrizio Bentivoglio, appare Lui Medesimo in Persona in carne, ossa e sciarpa rossa. Il Morego rimane cinque minuti così, fermo tra la folla, in fondo. Il tempo di farsi fotografare così, uomo del popolo, ed ecco che il nostro magicamente scompare per apparire 28 secondi più tardi, altrettanto magicamente, in sala.

In sala, ore 20:00
Sfiorata la rissa fra il Morego e Valeria Goliarcio (o Scalino?). Ecco i fatti:
Nanni: "Valeria, bcpwiròbc pwiuòsd diluwgòoc iueigfeuywglhf dfgvlwkrg edwrgfkrugf ufwglkfvlw frwjugflierugf friuglwaehfg fwygrfjhsòruyft bwlif.wrjfgl fgrwfsjrf?"
Valeria: "...non ho capito la domanda"
Nanni (malcelando orgoglio per la sua intelligenza di nicchia): "Forse mi sono spiegato male, riformulo la domanda: il tuo personaggio bcwpirufbòwvf iwkejbflfaeiufa vclwkeufgcbadhfv blcwirgflk bflwrygflwr blfwierugwljebf bwfkrygflsrgf bferuygbfkwug lwrgfrwlkhfbglre bflreiugtw bflreiugt fbreliughwòrljf bflreikjgbwlr bfregtblkjg?"
Valeria: "Ma per favore, non inneschiamo polemiche adesso, guardiamo il film!"

Nota: Più tardi, LB e la temeraria amica V. riuscivano a trovare posto alla congestionatissima anteprima di "My Blueberry Nights" di Wong Kar-Wai (il cui titolo italiano, LB apprende poco fa con orrore, sarà "Un bacio romantico"). Durante la proiezione, LB ha come una rivelazione e capisce perché il mondo sta andando a scatafascio: perché dio si sta ancora riprendendo dallo sforzo che gli ha richiesto la creazione di Jude Law.

domenica 25 novembre 2007

Festival, io sento questa musica...

Ieri, dicevo, incontro con Wenders. Dopo una "coda" degna di un concerto degli U2 -rallegrata dalla presenza di un personaggio che da qui in avanti sarà chiamato Il Polemico, che per tutto il tempo urla: "FATECI ENTRARE, O IL TORINO FILM FESTIVAL FINISCE QUI! e' UNA VERGOGNA! FATECI ENTRARE!"- io e l'eroica amica E. riusciamo ad accaparrarci un posto a sedere. L'incontro è presentato dal capo supremo del festival, Mr Nanni Morego, e si svolge più o meno così:
Nanni: "Sai Wim, quando io faccio un film comincio così, e poi bla bla bla bla. E tu, Wim?"
Wim: "Well, when I make a movie, I use to..."
Nanni: "E' finita la risposta? Ho un'altra domanda. Il mio rapporto con gli attori è incentrato su bla bla bla bla bla. E tu?"
Wim: "For me the actors are..."
Nanni: "Interessantissimo! Volevo raccontare un episodio accadutomi mentre giravo il film bla bla bla bla bla. Ti è mai successo?"
Il POlemico: "QUESTE TELECAMERE NON MI FANNO VEDERE NIENTE! SPOSTATE QUESTE TELECAMERE! SUBITO, O IL FESTIVAL FINISCE QUI!"
Wim: "While I was shooting "Paris..."
Nanni: "Che genio, che genio! Avrei un'altra domanda: una volta il mio montatore bla bla bla bla bla bla. E tu?"
Wim: "Well, I think..."
Nanni: "Bene, salutiamo il maestro Wenders, adesso era prevista la proiezione di un corto del maestro, ma quasi quasi visto che abbiamo tempo ci vediamo Palombella rossa, che ne dite?"

Nota: qualche ora dopo il povero Wim veniva avvistato mentre, nel tentativo di entrare alla congestionatissima proiezione del documentario su Joe Strummer, veniva rimbalzato dalla maschera e ripiegava su una cena da Ciro 'o kebabbaro.

Nota2: stamattina LB in coda per la congestionatissima anteprima di "Irina Palm" si ritrovava dietro Il Polemico, che ingannava l'attesa così: "MA INSOMMA! FATECI ENTRARE! MA COSA SPINGE! MA CHE MODI! IL PROSSIMO CHE MI URTA GLI DO' UN PUGNO SUL NASO E LO DENUNCIO!"

To be continued...

sabato 24 novembre 2007

Cinema cinema cinema

Oggi comincia il Torino Film Festival. Inutile dire che non mi hanno fatto l'accredito. Bastardi, la pagheranno tutti, un giorno. Volevo boicottarlo, ma quest'anno c'è un programma...certe anteprime...bastardi. Mi sono fatta l'abbonamento. Oggi pomeriggio incontro con Wim Wenders. Vado, bye!

giovedì 22 novembre 2007

comunicazione di servizio

Volevo solo dire: divertitevi finché potete, perché non è così sicuro che dopo Natale the show will go on.

domenica 18 novembre 2007

Ispirazioni

Una delle domande ricorrenti che vengono poste a chi scrive è: "i personaggi li inventi di sana pianta o ti ispiri a chi conosci?"
Per quanto mi riguarda la risposta è: Perché sforzare le meningi quando in natura si trovano esemplari di personaggi come quelli che puoi conoscere un sabato sera qualsiasi?

PERSONAGGIO #1
"Perché vedi LB, se uno ha un talento, questo traspare anche dai lineamenti, la faccia dice tutto di una persona, e tu per quanti sforzi faccia non puoi nascondere quello che sei, anche se stai cercando di diventare qualcos'altro. Ci può essere discrepanza tra quello che si è e quello che si vorrebbe essere, ma alla fine torniamo a quello che siamo, non possiamo farci niente, tu puoi fare quello che vuoi ma alla fine la tua faccia dice quello che sei: tu vuoi tornare a Campobasso a mettere su famiglia, fare due o tre figli e avere una vita tranquilla."

PERSONAGGIO #2
"Il Palaisozaki? Che cos'è? Dov'è? E' il Palastampa?"
"No! E' il palazzetto che avevano costruito per le olimpiadi! Ma tu poi scusa, non sei architetto? Dovresti essere un po' aggiornato su queste cose!"
"No! Sono designer! (ah, beh, allora) Cos'è, dov'è? Ma ci fanno gli spettacoli?"
"Anche. Io l'anno scorso ci ho visto i Pearl Jam"
"E' un gruppo musicale?"

giovedì 15 novembre 2007

Book Challenge II

Un po' di tempo fa menzionavo questa sfida. Bene, in netto anticipo sul termine, ho letto tutti e 3 i libri che mi ero ripromessa, ossia "Jane Austen Book Club", di cui ho già parlato, "Peyton Place" e "Ogni cosa è illuminata", che anche se lo vedete ancora lì nella casellina dei libri in lettura l'ho bello che finito, e intanto ne ho finito anche un altro, ma con mia somma irritazione devo constatare che il codice del badge di Anobii non mi funziona, dovrebbe mostrare il libro in lettura e invece si inchiavica e ogni volta lo devo cambiare, per due volte l'ho fatto, ma non è che posso passare la vita a cambiare i codici che non funzionano, ho una vita e un lavoro (anzi 4, forse 5) io!
"Peyton Place", dicevamo: è un libro che va contestualizzato, nel senso che è scritto come un Harmony e gli scandali raccontati sono del genere ragazza che resta incinta e cambia città per partorire inventandosi una zia malata da accudire. Però è da qui che nascono le casalinghe (quelle disperate, dico), quindi sempiterna gratitudine a quella bella tracagnotta della Metalious.
Invece "Ogni cosa è illuminata" mi ha lasciata un po' perplessa: il Foer è bravo, per carità, però sotto la tecnica sopraffina c'è la solita storia di ebrei eccentrici e nevrotici che finisce in olocausto. Il finale un po' soap poi non mi ha convinta per niente, Però alcune parti narrate da Alex sono davvero esilaranti.
E adesso scusate ma vado un attimo fuori tema. Come dicevo, ho letto anche un altro libro, e mi sgorga dal profondo del cuore l'imperativo:
LEGGETELO TUTTI!!!

lunedì 12 novembre 2007

Passa alla cassa

Venerdì mi arriva una mail che fa più o meno così: "gentile candidato/a, in relazione alla sua candidatura per il posto di redattore nella rivista XXX, avendo ricevuto un numero spropositato di curriculum e non potendo visionarli tutti, la invitiamo a presentarsi domenica 11 alle 19:30 presso la discoteca YYY di Milano, dove avremo modo di conoscerci e valutare il suo lavoro". Come reagire intelligentemente di fronte a tale missiva? Esatto, stando a casa a guardare la Gregoraci. Ma quando una passa le giornate a pensare ai metodi di suicidio più efficaci, quando riceve questa mail che fa? Prende il treno e va a Milano.
Piccola parentesi fashionista: in quel di Milano, vagando nei (bruttissimi. Milano è una città inesorabilmente brutta, diciamolo)dintorni della discoteca XXX per far passare le 3 ore che mancano al "colloquio", improvvisamente alzo gli occhi e vedo una scritta: 10 Corso Como. Che dire...entrarci nelle mie condizioni, cioè con 10 euro nel portafogli e 50 sul conto è un'esperienza che fortifica. Molto.
Torniamo a noi.
Giunta l'ora, vado da un tipo alla porta con la faccia professionale: "Salve. Sono qui per XXX"
Tipo alla porta: "Ah, certo, entra e aspetta"
Io: "Ok. Solo una domanda: si farà notte? Perché dovrei prendere un treno"
Tipo alla porta: "Mmmh...credo che ne avrai almeno fino alle dieci e mezza, sai, tutta la trafila, poi in caso di vittoria c'è la premiazione..."
Io: "..." Premiazione? Addirittura?
Tipo alla porta, vedendomi perplessa: "ma non sei qui per il concorso Diventa la ragazza copertina di dicembre?"
Io: "No, ma grazie! La settimana scorsa a Dublino mi hanno chiesto i documenti prima di farmi entrare in un pub, adesso tu mi prendi per un'aspirante velina...per una che sta cercando di superare lo shock del trentesimo compleanno sono belle cose!"
Tipo alla porta: "Quindi sei qui per il colloquio?"
Io: "Così pare"
Tipo alla porta: "Entra e aspetta nel privé"
Entro e mi metto in attesa insieme ad altri millemila candidati. Mentre ci ingozziamo
di mozzarelline fritte e chele di granchio offerte dalla casa valutiamo con il cinismo che inevitabilmente ci contraddistingue in quanto fini intellettuali le aspiranti ragazza-copertina - e lì capisco perché il tipo alla porta mi abbia presa per una di loro. Considero la possibilità di ripensarci e mettermi in coda per il servizio fotografico, quando qualcuno dice: "Guardate lì, mi sa che sono cominciati i colloqui!". In effetti si è formata una coda, che va dalla cassa del bar alla porta d'ingresso. I colloqui si svolgono in piedi alla cassa del bar. Bene. Mi metto diligentemente in coda. Giunge infine il mio turno.
Caporedattore: "Ciao, piacere, Eustolfo"
Io: "Letizia. Ecco il curric..."
Caporedattore: "NOOOO!!!! PER CARITA', NON DARMI IL CURRICULUM!!!"
Io: "Giusto! Curriculum? Che schifo! Al prossimo colloquio mi ricorderò assolutamente di portare due caciocavalli e un putipù"
Caporedattore: "Tu di cosa ti occupi?"
Io: "Principalmente di musica, ma anch..."
Caporedattore: "Bene. Mandami un articolo di prova. Il numero chiude il venti. Avanti il prossimo!"

domenica 4 novembre 2007

Vado a vivere a Dublino

Abiterò qui:


Così mi conserverò alla grande! (Non si vede bene, ma i bagnanti sono tutti sui 70)


Parliamo di cose serie:


Le ultime parole famose: No, non mi serve un'altra borsa!


Alle mie compagne di viaggio: che ne dite di questa come epigrafe per il film "Il cielo sopra Dublino"?


Avete presente i Momenti Perfetti? Eccone uno: quassù, guardando giù, con una pinta di Guinness, insieme alle Amiche con la A, parte "Beatiful Day". Serve altro?