martedì 30 ottobre 2007

14 dicembre 2000

Siamo in quattro, due coppie di sorelle. Abbiamo passato la serata a cantare canzoni di natale e fare gaffes con il barista in un pub del centro. I pub del centro sono tutti risuonanti di canzoni di natale. Il tavolo accanto al nostro è occupato da una comitiva di alticci che le sanno tutte a memoria, in particolare non riusciamo a staccare gli occhi da una tipa che ci mette tutto il sentimento, indipendentemente dal fatto che si stia esibendo su Jingle Bells o su Do They Know It's Christmas. Quando l'aspirante cantante termina l'esibizione, usciamo nella notte dicembrina a chiederci come facciano tutte le autoctone ad andare in giro in sandali senza calze. La più temeraria (e brilla) di noi decide di rompere gli indugi e indagare: ferma un'autoctona e la interroga così: "Excuse me...(rivolta a noi)Come si dice Ma come fate? (senza attendere risposta, rivolta all'autoctona) How do you do? (indicando i sandali dell'autoctona) How do you do? We have cold!". Primo caso di irlandese più scorbutica e meno ubriaca di un'italiana, l'autoctona si allontana lanciandoci occhiate di sprezzo. Quando riusciamo a smettere di rotolarci a terra, ci asciughiamo le lacrime e ci allontaniamo anche noi. Si sono fatte le quattro. Grafton Street è quasi deserta. Vedo venirci incontro un uomo tracagnotto con un improbabile cappotto montonato. "Oh ragà, guardate quello come somiglia a Bono!" "Mh, si" mi viene risposto distrattamente. Informatori affidabili (!) dicono che Bono in quel momento trovasi negli Stati Uniti. L'uomo è più vicino, a una decina di metri. Ci fermiamo. 9. Ci guardiamo. 8. "Ma...ma..." 7. "Ma è Bono?" 6. "Ma è Bono!" 5. 4. 3. 2. 1. Bono Vox passa accanto a quattro figure impietrite, schivando abilmente le quattro mandibole che rotolano sull'asfalto, le guarda solo per un secondo. Il secondo in cui le quattro capiscono per la prima volta il significato della parola Carisma, si chiedono com'è possibile che quel nanerottolo col naso più grosso della faccia imbacuccato in un cappottone con le maniche pendule ne sia fornito in cotanta misura, e si chiedono -soprattutto- perché c$%&o hanno deciso tutte e quattro di portarsi le borsettine piccole fighettine da sera rinunciando alla macchina fotografica, che per una sera che fa! Ma porc!!! E chiedere un autografo, scambiare due parole, che lui dicono sia tanto cordiale? Col C&%$o! Troppo impegnate a raccogliere le mandibole mentre Bono (BONO!) entra nel locale dove loro non entreranno mai perché il buttafuori ha assistito a tutta la scena (compresa telefonata isterica a coinquiline in Pescara -sono le 4 di notte, per chi l'avesse dimenticato) e quindi dopo, guarda un po' certe volte il caso, ci giudica abbigliate in guisa poco consona. Sarà mica perché non indossiamo i sandali senza calze?

Avete letto "La seconda volta di L.B. a Dublino o Della divina apparizione luminescente". Domani L.B. parte per la sua Terza Volta. E nel caso le si palesassero Bono e Michael Stipe che passeggiano a braccetto, cercherà di reagire da donna equilibrata e professionale quale nel frattempo è diventata.

p.s. per la cronaca, l'abbigliamento era esattamente questo:

3 commenti:

Anonimo ha detto...

E' meravigliosa l'Irlanda nevvero! Noi abbiamo avuto la stessa esperienza guardando un giovine in maniche corte a -10. Ma non gli abbiamo chiesto niente...siamo rientrati a bere...

peppa ha detto...

dimmi che è un regalo per il mio compleanno.....
BEAUTIFUL DAY!!!!! :)

LB ha detto...

Ok, considerala impacchettata! Auguri! :)