venerdì 4 maggio 2007

senso di colpa

Perché quello che veramente la giovane scrittrice vorrebbe fare per riprendersi dalla settimana del lavoro "normale" che svolge quando non si dà arie da giovane scrittrice, sarebbe passare il week end mangiando patatine davanti a Grey's Anatomy, invece di spremersi il cervello per non ridursi all'ultimo secondo nella preparazione di uno di quei lavori incomprensibili e sottopagati che vengono commissionati ai giovani scrittori e che di solito i giovani scrittori non rifiutano perché non si sa mai a cosa possono portare anche se in realtà sanno benissimo che non porteranno a niente, e che nella fattispecie è irritantemente simile al lavoro "normale" che la giovane scrittrice in questione svolge per poter mangiare, e che odia dal profondo della sua sensibile e tormentata anima d'artista, e il senso di colpa nasce dal fatto che sa benissimo che alla fine passerà il week end a mangiare patatine guardando Grey's Anatomy e pensando che dovrebbe proprio alzarsi dal divano per non ridursi all'ultimo secondo nella preparazione di uno di quei lavori incomprensibili e sottopagati che.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

io il senso di colpa ce l'avrei per grey's. sono tutti giovani carini e occupati. meglio sex feet under, qaundo mi attacco a questa serie non mi sento affatto in colpa. da provare!
:DDD

Anonimo ha detto...

lapsussu: sex feet under ahahahahahahahhahahahahahahahahahhaahah
non so se smetterò di ridere|

LB ha detto...

Cos'è, un sequel? Carrie Bradshaw che perde il lavoro e apre un'agenzia di pompe funebri? :))))

iggy ha detto...

sensi di colpa in loop proprio..

emme ha detto...

in questo
..pensando che dovrebbe proprio alzarsi dal divano per non ridursi all'ultimo secondo..
mi ci sono proprio vista anch'io, accidentaccio!
(ragion per cui torno di là e ti linko, così ti vengo a trovare senza affaticarmi a passare dai commenti che hai lasciato da me..)

LB ha detto...

Iggy: proprio proprio proprio proprio

Emme: alziamoci! Ti linko anch'io!

SunOfYork ha detto...

bè la giovane scrittrice può sempre dire con aria snob che nemmeno proust era particolarmente attivo, nè impegnato nel sociale.
però, diamine, era proust.

la scusa ufficiale: "l'inattività favorisce l'introspezione. E io ne ho assoluto bisogno, per scrivere".
fornisco scuse per tutte le occasioni, ma scuse per trenitalia non riesco a trovarne :-)
tornerò a leggerti
S.O.Y.

LB ha detto...

Sunofyork benvenuta!