venerdì 27 aprile 2007

meglio passeggiare

Perchè è evidente che chi dice "Io amo scrivere" come se dicesse "amo passeggiare", è uno che si accontenta.
Lo scrittore non si accontenta. Delle parole contenute nel dizionario, dico.
Il suo personaggio non può essere triste. Lui conosce bene il suo personaggio, e sa che la sfumatura di tristezza che egli prova non è stata ancora definita, forse non è ancora stata provata, e allora. Lo scrittore dorme col dizionario dei sinonimi e contrari sotto il cuscino, vorrebbe che fosse proclamato festa nazionale il giorno in cui è stata introdotta in Word la funzione "sinonimi", tiene un santino di Stefano Benni patrono dei neologismi nel portafogli, ma tutto questo non basta.
Il personaggio è triste, depresso, malinconico, infelice, afflitto, mesto, desolato, sconsolato, abbattuto, abbacchiato, mogio, sconfortato, demoralizzato, amareggiato.
E lo scrittore è frustrato.

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